Rosina Vittoria Garofalo, cittadina di Petrella Tifernina, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni, circondata dall’affetto dei suoi famigliari e dell’intera comunità.
Con una piccola e intima cerimonia tenutasi lo scorso 27 dicembre, nel pieno rispetto delle limitazioni imposte dalla pandemia, si è voluto rendere omaggio a Rosina, affettuosamente chiamata “balilla”, come la celebre automobile a quattro posti, prima utilitaria costruita dalla FIAT nel 1932.
Ad attorniare Rosina, i figli Elena e Lucio, il genero Franco e la nuora Pina, e i nipoti Gaetano, Raffaele, Tiziano, Antonella, Mattia, Francesco, Maelle, Giordano e Cecilia.
Una targa, il dono dell’Amministrazione comunale, rappresentata dal primo cittadino di Petrella Tifernina, Alessandro Amoroso che, a nome dell’intera comunità, ha voluto porgere di persona gli auguri alla centenaria: «Oggi è un giorno di grande felicità – ha dichiarato il sindaco – un giorno memorabile per Rosina e la sua bellissima famiglia, ma anche per tutti i cittadini petrellesi che, nonostante la distanza fisica che il Covid ci impone, non faranno di certo mancare l’affetto a questa straordinaria donna, simbolo di tenacia e custode di valori».
Presenti anche il vescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Bregantini, e il parroco del paese, don Domenico di Franco.
Balilla, come detto, il nomignolo assegnato affettuosamente a Rosina «perché – ricordano i famigliari – era una bella ragazza, dinamica, che camminava per le strade di Petrella con passo molto svelto».
Un’andatura che l’ha condotta al traguardo dei 100 anni, circondata dall’affetto di tanti e con un bagaglio di ricordi ed esperienze, molti dei quali vissuti nel suo paese natio; lo stesso paese che oggi ha scelto di omaggiarla, partecipando alla sua felicità e abbracciandola nell’unico modo oggi permesso, da lontano ma non per questo meno caloroso.
Auguri, Rosina!