“Alle parole, devono seguire i fatti. E nonostante tutte le rassicurazioni del Presidente Toma e la Deliberazione di Consiglio Regionale n. 73 del 28-02-2020 approvata all’unanimità, la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese resta ancora ferma al palo”. Così la capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, che fa sapere di aver presentato un’interrogazione sulla questione.
“Insieme al collega Angelo Primiani, – dice infatti l’esponente del PD – abbiamo protocollato una interrogazione per chiedere conto del lavoro fin qui svolto e per tentare di cogliere un’opportunità unica, irripetibile ed urgente.
Perché l’istituzione del Parco Nazionale del Matese rappresenta una necessità, oltre che opportunità di sviluppo economico e sociale, per le popolazioni locali in un territorio che più di altri soffre oggi della crisi economica e dell’assenza di prospettive, attraverso la gestione sostenibile delle sue ricchezze naturali, riconoscendo loro, tra l’altro, il ruolo di custodi di queste ricchezze.
La Regione Molise, invece, con le delibere di Giunta 558/2019 e 1/2020 ha elaborato una perimetrazione che è in forte contrasto con la proposta dell’ISPRA, riducendo notevolmente anche quella del servizio Regionale dedicato, mentre invece occorrerebbe coinvolgere nel processo di perimetrazione e costituzione dell’Ente Parco, oltre al Ministero dell’Ambiente, anche gli Enti Locali e tutti gli stakeholders del territorio, soprattutto i comuni interessati.
Dunque, per evitare di “arrivare lunghi” e disperdere questa grande opportunità di tutela, crescita e sviluppo, abbiamo chiesto al Presidente della Regione, che conserva la delega all’Ambiente, a che punto è l’iter di istituzione del Parco Nazionale del Matese e se sono stati applicati gli impegni assunti in Consiglio regionale.
E cioè, se la perimetrazione del Parco del Matese, così come prevista dalle delibere di Giunta regionale n.558019 e 1/2020, sia stata modificata tenendo conto dell’indirizzo di inserire, laddove non già previste nella suddetta proposta, le aree protette, a partire dall’area di Civita di Bojano, oltre che dell’intero territorio delle riserve regionali di Monte Patalecchia e dei Torrenti Longano e Longanello. Prevedendo inoltre un’adeguata zonizzazione per Campitello Matese che ne tuteli il patrimonio ambientale e ne salvaguardi futuri investimenti.
Poi, se la proposta modificata è stata portata all’attenzione della Commissione consiliare competente, anche per elaborare un documento di programmazione, deciso in Consiglio Regionale, per il funzionamento del Parco, coinvolgendo tutti gli stakeholder del territorio e se è stata comunicata all’Ispra e al Ministero dell’Ambiente la decisione finale del Consiglio.
Infine, attraverso l’interrogazione abbiamo formalmente chiesto di sapere quali azioni abbia messo in campo la Regione Molise al fine di condividere con la Regione Campania le decisioni principali e favorire la promozione dell’iter di istituzione, in particolare al fine di raccordare tra le regioni i criteri di scelta della perimetrazione e delle aree da includere nel costituendo parco.
E siamo e restiamo al fianco dei cittadini del Matese, anche in vista del Consiglio comunale di Bojano previsto per il prossimo 29 gennaio che affronterà la questione, continuando a sostenere tutti gli amministratori, le associazioni, i partiti, i movimenti, i cittadini che da tempo rivendicano la sede del parco in territorio molisano.
Perché l’occasione è storica e a portata di mano. E non dobbiamo sciuparla”.