“Lourdes è il luogo “meraviglioso” dove si recano i più miserabili, i soffrenti, quelli che solitamente nascondiamo e/o non vogliamo vedere, perché evocano le nostre debolezze, la nostra disabilità, la nostra fragilità. – hanno detto gli organizzatori unitalsiani. A Lourdes, però, le ferite della vita diventano delle porte di luce ricevendo la grazia di uno sguardo che non giudica e di un cuore che ama. Il frutto dell’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes è il dono di uno sguardo nuovo sulle persone fragili e di un cuore che impara ad amare ed aiuta a vivere”. Assieme alla statua viene portato anche un cero ed un contenitore nel quale le persone che lo desiderano potranno inserire le intenzioni di preghiera o di ringraziamento. Il contenitore sarà poi portato a Lourdes, sotto la Grotta, durante il pellegrinaggio regionale del 2 agosto 2017. In quella stessa circostanza sarà acceso anche il cero. «Lo sguardo di Maria, Consolatrice degli afflitti, illumina il volto della Chiesa nel suo quotidiano impegno per i bisognosi e i sofferenti. I frutti preziosi di questa sollecitudine della Chiesa per il mondo della sofferenza e della malattia sono motivo di ringraziamento al Signore Gesù… La solidarietà di Cristo, Figlio di Dio nato da Maria, è l’espressione dell’onnipotenza misericordiosa di Dio che si manifesta nella nostra vita – soprattutto quando è fragile, ferita, umiliata, emarginata, sofferente – infondendo in essa la forza della speranza che ci fa rialzare e ci sostiene. (papa Francesco, Messaggio per la XXV GMM)