“Per non indebolire l’Italia”. Il NO all’autonomia differenziata dell’associazione Togo Bozzi

“La Lega continua a coltivare la vecchia visione alpinocentrica, di fatto proiettata verso la messa a regime della macroregione alpina. Anche per questa ragione le altre forze politiche del centrodestra italiano (Fratelli d’Italia e Forza Italia) dovrebbero respingere le ulteriori pressioni del gruppo dirigente leghista dirette alla definizione dell’antistorica autonomia differenziata. Tale misura legislativa rischia, infatti, di marginalizzare l’Italia peninsulare rispetto al resto d’Europa”. Così in una nota a firma dell’Associazione culturale Togo Bozzi.

Il parere dei tecnici – fanno ancora sapere dall’associazione –  Tale assioma è stato spiegato dettagliatamente da diversi ricercatori, in quanto il progetto governativo prevede che le regioni ricche avranno il diritto di trattenere, una volta approvata la legge, il gettito fiscale prodotto sul loro territorio, cancellando, di fatto, ogni criterio solidaristico in chiave nazionale. Un dato preoccupante, anche alla luce della condizione sociale italiana, già ricca di disparità e disuguaglianze tra persone e territori. Un disegno politico anacronistico che, secondo molti, rischia di mettere in crisi persino l’unità nazionale in un tempo in cui si profila all’orizzonte l’unione delle diverse cittadinanze europee. #Postilla – Corsi e ricorsi storici (Confini asburgici 1853): Mentre la Lega promuove una politica volta a rendere sempre più baricentrico il ruolo del Lombardo-Veneto nell’ambito della Macroregione Alpina, la maggioranza della classe politica meridionale continua ad ignorare la centralità dell’Appennino, ossia la colonna vertebrale del tessuto nazionale”.

 

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