Nei miei quasi dieci anni da Sindaco di Riccia, insieme alle mie amministrazioni, abbiamo sempre lottato per la difesa del territorio e per la salvaguardia ambientale. E questo è dimostrato dagli atti amministrativi e soprattutto da ciò che è stato realizzato. Riccia è stato uno dei primi comuni molisani dove è stato avviato il servizio di raccolta differenziata, è stata effettuata la bonifica di Colle della Macchia dove è stato costruito un impianto sportivo, il Centro Rae è stato messo a norma, migliorata e messa in sicurezza la rete fognaria, ridotte le perdite dell’acquedotto comunale, potenziato il depuratore comunale e soprattutto, per quanto di nostra competenza, non abbiamo mai dato semaforo verde a campi eolici o impianti di biomassa.
Azioni, progetti, interventi che sono andati e vanno tutti in un’unica direzione: quella del rispetto e della valorizzazione del territorio. Sulla scorta di questi valori, sono dunque contraria sia all’impianto di produzione di biometano che una ditta privata vorrebbe costruire in località Piana della Melia, sia al parco eolico che un’altra ditta privata ha chiesto di realizzare sul territorio di Riccia.
Non perché sia contro le fonti energetiche alternative, mai come in questo momento in cui a tutti è evidente la necessità di diversificare la produzione e rendersi energeticamente autonomi. Ma perché la localizzazione di questi due impianti non è ‘neutra’ e si vorrebbero realizzare in aree ad alto pregio naturalistico ed ambientale e a rilevanti evidenze culturali che potrebbero porsi in contrasto con le necessità di tutela ambientale e soprattutto in contrasto con le esigenze delle imprese, delle produzioni agroalimentari di qualità e delle strutture ricettive e tmicaela fanelliuristiche presenti. Impianti per i quali andrebbe verificata la possibilità di attivare la procedura di cui all’articolo 138 del Testo Unico Beni Culturali, per far riconoscere l’interesse pubblico di cui alle lettere ‘c’ e ‘d’ dell’ articolo 136 dello stesso decreto.
Proprio per questo, reputo quanto mai ingenerose le accuse mosse all’attuale amministrazione che, sono certa, si sta muovendo nel rispetto della legge e degli interessi dei cittadini e del territorio, come riferito dal Sindaco Testa sui media locali e sulla pagina Facebook del Comune.
Da parte mia, poi, da settimane mi sono mossa sul campo eolico, interessando il Dipartimento di Servizio e Tutela Ambientali della Regione Molise al quale ho chiesto, fermamente, che sia nominato un rappresentante regionale che partecipi all’attività istruttoria della Commissione PNRR_PNIEC rilevando la sussistenza di un evidente interesse regionale concorrente, così come previsto dall’art. 8, comma 2-bis del D.Lgs. 152/2006, visto l’enorme impatto che l’impianto e le relative opere di connessione avrebbe sui territori di Riccia e Cercemaggiore, tra l’altro in prossimità di zone vincolate paesaggisticamente. E, con nota del 22 febbraio scorso, il Direttore del Servizio mi ha comunicato che è stato avviato il procedimento di segnalazione al Ministero della Transizione Ecologica e, quanto prima, sarà individuato il Rappresentante regionale.
Tutti gli organi statali competenti, dunque, sono al lavoro per valutare la richiesta di realizzazione del Parco Eolico e verificare la sussistenza di tutti i requisiti di legge.
Per cui, è del tutto evidente, carte alla mano, che nessuno sta sottacendo nulla e che l’Amministrazione Comunale, per quanto di propria competenza, sta lavorando per la tutela del territorio riccese, che nessuno vuole svendere, compromettere, danneggiare.
Per cui, suggerisco che più che gli attacchi e le divisioni, se davvero siamo tutti contrari ad impianti impattanti per il nostro Comune, questo deve essere il tempo di unire tutte le forze, politiche, amministrative e cittadine, per opporci, insieme e nel pieno rispetto delle leggi, alla realizzazione del parco eolico e della centrale biomassa. Non perché siamo contro qualcuno, ma perché abbiamo tutti a cuore la salvaguardia del nostro bene più prezioso, la nostra città, Riccia.