L’incontro programmato dal Pontefice lo scorso 13 giugno con i 103 Nunzi apostolici, ha richiamato l’attenzione anche per il Pastore della diocesi di Campobasso – Bojano, mons. Giancarlo Bregantini. E’ stato proprio il Papa Francesco che, al paragrafo 6 del testo del discorso consegnato ai Nunzi, ha citato una espressione del vescovo Bregantini tratta dal suo libro Non Possiamo Tacere, riportato nella nota in calce dello stesso paragrafo.
Nel testo del paragrafo, infatti, papa Francesco ricorda che il Nunzio è “uomo di iniziativa” e che “deve saper passare dall’ideazione all’attuazione avendo in mente il bene comune e la fedeltà al mandato”. E il Papa soggiunge nel testo che L’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini dice che “senza motivazioni spirituali e senza un fondamento evangelico, tutte le iniziative a poco a poco crollano, anche sul piano cooperativistico, economico ed organizzativo”. Fondamentale, dunque, il richiamo del Papa ad una pastorale sostenuta dai due pilastri della stretta aderenza al Vangelo e del cammino missionario.
“Ancora una volta Papa Francesco ci sorprende”, ha dichiarato Bregantini e, con umile sorriso, ha proseguito con stupore dicendo di aver “colto con emozione la inaspettata citazione riferita ad una mia espressione che sorregge il mio mandato pastorale. Sono commosso che il Santo Padre abbia citato la frase tratta dal mio libro e che ha consegnato, poi, nelle mani dei confratelli Nunzi Apostolici. Sono profondamente onorato, ringrazio per questo Papa Francesco, prego per Lui e per tutte le cose che lui ha a cuore”.
Paragrafo 6
«6 – Il Nunzio è uomo di iniziativa
È necessario avere e sviluppare la capacità e l’agilità nel promuovere o adottare una condotta adeguata alle esigenze del momento senza mai cadere né nella rigidità mentale, spirituale e umana, né nella flessibilità ipocrita e camaleontica. Non si tratta di essere opportunisti, ma di saper passare dall’ideazione all’attuazione avendo in mente il bene comune e la fedeltà al mandato. L’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini dice che «senza motivazioni spirituali e senza un fondamento evangelico, tutte le iniziative a poco a poco crollano, anche sul piano cooperativistico, economico ed organizzativo».[6]
L’uomo di iniziativa è una persona positivamente curiosa, piena di dinamismo e di intraprendenza; una persona creativa e dotata di coraggio, che non si lascia vincere dal panico in situazioni non prevedibili, ma sa, con serenità, intuito e fantasia tentare di capovolgerle e gestirle positivamente.
L’uomo di iniziativa è un maestro che sa insegnare agli altri come approcciarsi alla realtà per tentare di non farsi travolgere dalle piccole e grandi sorprese che ci riserva. È una persona che rasserena con la sua positività coloro che attraversano le tempeste della vita.
Essendo anzitutto un vescovo, un pastore che, pur vivendo tra le vicende del mondo, è chiamato quotidianamente a dare prova di potere e di volere “essere nel mondo ma non del mondo” (cfr Gv 17,14), il Nunzio, in maniera intuitiva, deve sapere riorganizzare l’informazione complessiva e trovare le parole giuste per aiutare le persone che si rivolgono a lui per trovare consiglio, con la semplicità delle colombe e l’astuzia dei serpenti (cfr Mt 16,16).
Occorre precisare che tali capacità si acquistano mettendosi alla sequela di Gesù, sul modello degli Apostoli e dei primi discepoli, che accolsero la chiamata con particolare attenzione e adesione alla condotta di Gesù Cristo.
[6] Non possiamo tacere. Le parole e la bellezza per vincere la mafia , Piemme 2011, 136.