MERCEDE ALGHERO 58 (25-17, 47-36; 62-48)
CAMPOBASSO: Alesiani 8 (0/2, 2/ 5), De Pasquale 17 (5/7,2/ 4), Ciavarella 18 (6/12, 1/ 2), Reani 9 (2/4, 0/ 1), Dzinic 22 (4/9); Dentamaro (0/2, 0/2), Landolfi
3 (0/1, 1/1), Corsetti. Ne: Di Gregorio e Di Costanzo.
All.: Sabatelli.
ALGHERO: Abela 5 (2/5), Beretta 16 (6/11, 1/ 5), Dzhikova 7 (1/5, 0/ 2), Petrova
18 (7 /13, 1/ 3), Sow 8 (3/6); Azzelini 4 (1/3), Boi (0/1), Saias (0/2). Ne: Lubrano e Manconi.
All.: Cau.
ARBITRI: Belprato (Cercola) e Rodia (Avellino).
NOTE: fallo tecnico a Beretta (Alghero).
Tiri liberi: Campobasso 25/28; Alghero 12 /19. Rimbalzi: Campobasso 31 (Dzinic 8); Alghero 20 (Sow 6). Assist: Campobasso 3 (Alesiani, Reani e Dzinic); Alghero 0. Progressione punteggio: 7-9 (5’), 34-25 (15’), 54-45 (25’), 70-55 (35’).
Massimo vantaggio: Campobasso 19 (77-58); Alghero 2 (7-9).
Cuore, testa e tanta, tanta determinazione. Sono molteplici gli ingredienti del secondo successo consecutivo della Magnolia Campobasso, che completa il suo percorso virtuoso contro le formazioni sarde, imponendosi anche sull’Alghero dopo l’affermazione ottenuta a Cagliari.
I #fioridacciaio ci riescono anche con delle rotazioni ristrette –sei con Dzinic che tiene il parquet per tutti e quaranta i minuti con 22 punti all’attivo ed un portentoso 33 di valutazione, che ne fanno, al tempo stesso, la top scorer e l’mvp assoluta! – e brindano, in ossequio al terzo tempo finale celebrato sul parquet di Vazzieri, ad un referto rosa ottenuto nella giornata in cui le rossoblù devono fare i conti con le assenze di Di Costanzo e Di Gregorio, a referto solo per onore di firma. E se per l’ala -pivot il forfait era noto nella vigilia, nel caso dell’esterna tarantina si è trattato dell’onda lunga del problema fisico che l’aveva tenuta fuori già a Cagliari.
Dopo un avvio un po’ a rilento (con le ospiti che, nei primi cinque minuti, mettono la testa avanti in due circostanze), le magnolie pian piano prendono il controllo del campo, costringendo – già in avvio a causa degli evidenti mismatch sotto le plance – il tecnico ospite a rifugiarsi ben presto nella ragnatela della zona, tra l’altro variando da un’azione all’altra il fronte stesso (da pari nel 2-3 a dispari nel 3-2). La bravura delle rossoblù, però, sta nel non disunirsi e – anzi – nell’attaccare con pazienza facendo collassare l’opzione ospite con il pallone servito in post basso, laddove Dznic si conferma autentica gladiatrice aprendo spazi per tiri aperti sia di De Pasquale che di Ciavarella, capaci anche loro di chiudere la serata in doppia cifra (rispettivamente a 17 e 18).
Così dopo un intervallo lungo che racconta di tre possessi di margine, dopo il giro di boa del terzo quarto il margine arriva in doppia cifra raggiungendo la massima dimensione con il +17 registrato a referto chiuso, testimone anche, nel garbage time, di altri tre punti per la junior termolese Landolfi (letteralmente on fire con le squadre sarde dopo i due punti messi a segno nello scampolo di partita disputata a Cagliari).
Così, per il tecnico Mimmo Sabatelli, l’analisi del confronto non può che essere un’occasione di riconoscimento del lavoro fatto dal gruppo: “Non è stata una gara semplice – ammette – anche perché loro hanno spesso fatto ricorso alla zona. Ci siamo un po’ complicati la vita, ma a fronte di sei rotazioni ho dovuto chiedere degli straordinari a parecchie giocatrici. Non era facile, ma siamo venuti a capo anche di questa gara ed ora guardiamo con fiducia alle prossime tappe”.
Il prossimo appuntamento sarà sabato a Bologna contro un’avversaria che ha vinto lo scorso torneo di A2, rinunciando poi all’A1. “La mia speranza – spiega ancora coach Sabatelli – è di poter recuperare per l’occasione almeno una tra Di Gregorio e Di Costanzo così da avere un’ulteriore opzione nelle rotazioni di squadra”.