RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI DEMOCRAZIA POPOLARE, FRANCESCO PILONE
È stata presentata questa mattina, a firma di 25 Consiglieri Comunali di Opposizione e Maggioranza, una Mozione volta alla tutela della Famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna e concepita come istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita nonché l’unico ed adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso gli istituti dell’affidamento e dell’adozione.
Nella piena consapevolezza chela “famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società” e come tale “ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato” secondo quanto sancito dall’art.16, comma III, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, si è ritenuto necessario predisporre un atto di indirizzo da discutere nella prossima seduta utile di Consiglio Comunale volto a difendere il concetto stesso di Famiglia, ultimamente attaccato da strategie propagandistiche sia a livello periferico che centrale.
In tutta la Nazione, infatti, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico con proiezioni di film e sitcom, diffusione di fiabe rivedute e corrette che mirano a destrutturare la famiglia naturale, impartendo già nei bambini, soggetti deboli e con la propria personalità in via di formazione, siffatti insegnamenti.
Non solo: si sta applicando in numerose scuole materne ed elementari d’Italia il “Documento Standard per l’educazione sessuale in europa” che prevede, tra l’altro, per i bambini ricompresi nella fascia di età fra i 4 e i 6 anni, l’introduzione alla masturbazione infantile precoce, capacità di identificare i genitali nei dettagli e l’identità di genere, ovvero la scelta se essere maschietti o femminucce.
A questo va aggiunto che a livello parlamentare la legge c.d. “Scalfarotto”, approvata alla Camera e in discussione attualmente al Senato, parifica l’omofobia ai reati già condannati dalla legge Mancino (razzismo, antisemitismo, etc.). Una legge, questa, sull’eterofobia che nell’attuale formunalazione, una volta approvata in via definitiva, comporterà che chi, ad esempio, si dichiarerà contrario al matrimonio fra persone dello stesso sesso sarà punito con un anno e 6 mesi di reclusione (che possono arrivare a 4 anni se il reato è svolto in forma associativa). Gli apparati dello Stato, inoltre, avranno l’obbligo di procedere d’ufficio anche se la persona ritenuta offesa dovesse ritirare la querela.
Tutto ciò premesso, la mozione è volta a far voti affinchè il Consiglio Comunale
dichiari la propria opposizione a qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale;
ED IMPEGNI LA GIUNTA COMUNALE
– ad individuare una data per la celebrazione della “Festa della Famiglia Naturale”, fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente, attraverso scuole, associazioni e comitati, la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali;
– a chiedere al Governo centrale la non applicazione del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa, redatto dall’Ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.