Palazzo San Giorgio, il Movimento 5 Stelle presenta una mozione per il divieto di abbandono delle cicche di sigarette, scontrini, fazzoletti e gomme da masticare: multe da 30 a 300 euro

Una conferenza stampa del Movimento 5 Stelle

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle al Comune di Campobasso ha presentato una mozione per l’immediato recepimento del “Collegato Ambientale” alla legge di Stabilità, recentemente approvato dal Parlamento (Atto Camera n. 2093-B) lo scorso mese di dicembre.

“Le nuove norme, approdate dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, introducono il divieto di abbandono nell’ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare), prevedendo altresì sanzioni pecuniarie da un minimo di 30 euro fino ad un massimo di 300 euro per i soggetti che lasceranno cadere a terra i mozziconi di sigaretta”. Si legge nella nota stampa dei pentastellati.

“Una vera e propria rivoluzione culturale – proseguono gli esponenti del Movimento 5 Stelle a Palazzo San Giorgio – che avrà il compito di cambiare le (pessime) abitudini di milioni di italiani che, quotidianamente ed inconsapevolmente, creano danni enormi oltre che sotto il profilo del decoro urbano, anche sotto quello ambientale e sanitario. Soltanto in Italia il numero di cicche immesse in ambiente ogni anno è stimato in circa 72 miliardi, mentre studi scientifici affermano che i mozziconi rilasciano nel suolo, nell’acqua e nell’aria, sostanze tossiche quali nicotina, benzene, catrame, ammoniaca, polonio 210, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, che finiscono inevitabilmente nella catena alimentare”.

“Le cicche di sigaretta – sostengono i pentastellati – sono costituite di acetato di cellulosa e non più di pura cellulosa come un tempo, e sono in grado di degradarsi, ma non “biodegradarsi”, trasformandosi in polveri fini semplicemente “diluendosi” nell’ambiente senza svanire mai; dovrebbero pertanto essere classificate come un rifiuto tossico pericoloso per l’ambiente e come tale trattato, invece vengono sistematicamente immesse in ambiente senza nessun criterio e nessuna precauzione, creando situazioni di potenziale rischio per la salute pubblica; basti pensare che la sola nicotina contenuta nei filtri potrebbe, in caso di ingestione accidentale, risultare letale per un bambino in tenerissima età”.

“Per questi motivi – prosegue il comunicato stampa – il Parlamento ha inteso legiferare nel merito, prevedendo che le amministrazioni si adoperino per il posizionamento nelle aree pubbliche di idonei contenitori per il conferimento dei rifiuti di “piccolo calibro” come le cicche o le gomme da masticare, introducendo anche severe sanzioni amministrative che, come previsto dall’art. 40 del provvedimento, per il 50 per cento saranno destinate direttamente ai comuni per la realizzazione di apposite campagne di informazione volte a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi di prodotti da fumo e gomme da masticare, nonché alla pulizia del sistema fognario urbano”.

“Con la mozione che sarà discussa nell’ambito del prossimo Consiglio Comunale – conclude il comunicato stampa –, si chiede quindi di adottare ogni provvedimento amministrativo utile al pieno recepimento della legge, ma anche di valutare la possibilità di emettere una specifica ordinanza che obblighi anche i titolari delle attività economiche e commerciali, (somministrazione di alimenti e bevande, bar ristoranti, uffici postali, banche, distributori e attività artigianali del settore alimentare), a dotarsi di adeguati posa ceneri da collocare all’esterno del proprio esercizio, provvedendo allo svuotamento degli stessi nonché alla pulizia di quanto lasciato a terra dagli avventori e/o passanti nell’area antistante e prossima al proprio esercizio commerciali, atteso che il fenomeno dell’abbandono delle cicche di sigaretta risulta notevolmente aumentato a seguito del divieto di fumo nei locali chiusi, e risulta altresì concentrato nelle strade, nelle piazze e nelle adiacenze degli ingressi degli esercizi pubblici, soprattutto nel caso di assenza o carenza di specifici cestini o contenitori idonei”.

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