In merito all’approvazione del bilancio di previsione 2017-2019, avvenuta nella seduta odierna del Consiglio Comunale, i sottoscritti consiglieri comunali della Coalizione Civica, Francesco Pilone, Marialaura Cancellaio, Alberto Tramontano e Enrico Perretta intendono avanzare alcune considerazioni in merito allo strumento finanziario appena approvato, motivando anche nel merito le ragioni del suo voto contrario “a un bilancio ingessato e asfittico, senza anima, che il Consiglio subisce passivamente senza una prospettiva tale da far ergere Campobasso a motore di ripresa e di sviluppo economico e sociale”.
“Il bilancio – scrivono i quattro consiglieri di opposizione – presenta un forte gap in termini scostamento tra gli obiettivi fissati e i sacrifici richiesti proprio ai contribuenti amministrati. Partendo proprio dalle entrate tributarie, che rappresentano circa il 27% del Bilancio 2017, si conferma un’impostazione di indirizzo volta ad un’evidente pressione fiscale, confermando il fatto che a Campobasso i cittadini sono tra i più tartassati d’Italia e l’ultimo studio sulla ‘Mappa del fisco locale in Italia’ non ha fatto altro che confermarlo. In termini di spesa, evidenti sono i tagli rispetto al 2016, con investimenti programmatici mortificati e riduzioni che non fanno intravedere nulla di buono. Sulle attività culturali, già in passato penalizzate, passiamo dai 630.000 €uro del 2016 ai 470.000 euro previsti per il 2017, mentre per le politiche giovanili c’è un taglio di oltre il 50%”.
“Per quel che attiene il tema del commercio – prosegue la nota – e più precisamente per lo sviluppo economico e la competitività (Missione 14), si ha un taglio di circa 350.000 euro rispetto al 2016. Come abbiamo già avuto modo di asserire nella Commissione preposta al ramo, resta il dato inconfutabile che ogni iniziativa messa in piedi è sorretta dal lavoro svolto dalle associazioni di categoria. Per quel che concerne il settore AMBIENTE, ad oggi dobbiamo ancora registrare lo stop della Raccolta differenziata e gli investimenti previsti sono inferiori rispetto al passato. Stesso discorso per i TRASPORTI COMUNALI. Nonostante pomposi annunci di servizi integrati, abbiamo assistito all’ennesima proroga alla SEAC senza la possibilità di una ripresa quali-quantitativa del servizio. E nel bilancio non sono stati inseriti i tagli annunciati dalla Regione che molto probabilmente saranno messi a regime attraverso una necessaria variazione di Bilancio che interesserà molto presto il Consiglio Comunale”.
“Avremmo preferito una maggiore chiarezza anche sulle scelte urbanistiche – scrivono Pilone, Cancellario, Tramontano e Perretta – e di pianificazione del territorio ancora non chiaramente definite se si tiene conto della mancanza di un Piano Regolatore Generale attuale e moderno. Nella relazione programmatica si parla di “Quartiere casa clima”, di bioclimaticità, di un piano di lavoro in corso di esecuzione. Ma i fondi previsti in bilancio sono pochi, scarsi, oserei dire inesistenti. Sull’edilizia residenziale pubblica si passa da 64.000 €uro del 2016 a poco meno di 28.000 euro per il 2017.
“In merito al settore dei lavori pubblici in città – proseguono i quattro – bisogna riscontrare che alla capacità di investimento progettuale è stata sostituita l’approssimazione di interventi più che altro tampone e non come conseguenza di scelte strategiche protese allo sviluppo del territorio. Forte la preoccupazione per un bilancio che non tiene conto di una prospettiva programmatica in materia di POLITICHE SOCIALI. I tagli sono evidenti: per l’infanzia, i minori e gli asili nido, si passa da 1.507.000 €uro del 2016 ad 1.162.000 €uro del 2017. Per gli anziani un taglio del 60%, e per la cooperazione e l’associazionismo si passa da 136.000 €uro a 60.000 €uro, con un taglio del 56%”.
“Un’ultima considerazione – chiosano i quattro consiglieri d’opposizione – sui servizi a domanda individuale che ormai sono allo sbando più totale, nonostante gli inviti del Collegio dei Revisori dei Conti che raccomanda un cambio di rotta indispensabile per questi settori. Sull’impiantistica sportiva la situazione è drammatica: dal 4% di copertura per i campi di calcio, si scende al 2% del Palazzetto di Vazzieri: a fronte di un investimento pari a 100, abbiamo un introito pari a 2. Vergognoso. Non meno indolore la situazione per i mercati comunali dove la copertura è del 33%, e per gli Asili nidi dove la percentuale è del 15%. Va affermato, quindi, in conclusione, che ci troviamo di fronte ad un Bilancio che non prevede slanci programmatici indispensabili e necessari per la città di Campobasso. Si tratta, infatti, di uno strumento finanziario che ricalca pedissequamente quello degli anni precedenti, uno piattaforma contabile che ha le basi per tirare a campare ma non per una prospettiva di sviluppo”.