Il consigliere regionale Salvatore Ciocca ha protocollato, presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, la proposta di legge attinente l’esenzione dal pagamento del bollo per veicoli e motocicli ultraventennali.
La legge 23 dicembre 2014, n.190 ha stabilito che – a partire dal 2015 – l’esenzione dal pagamento del bollo sia appannaggio esclusivo delle auto e delle moto immatricolate da almeno 30 anni. Il che significa che per i veicoli e i motoveicoli ultraventennali sarà dovuto il costo intero della tassa.
“Molte Regioni italiane – si legge nella nota stampa di Ciocca – hanno inteso proporre una modifica di tale normativa: anche l’Abruzzo e la Toscana suggeriscono di reintrodurre i criteri utilizzati fino al 31 dicembre 2014. Altre Regioni, come il Piemonte, hanno deciso di prorogare i termini per il pagamento, in attesa dell’auspicato chiarimento governativo. La discussione intorno al caso di specie nasce dai numeri che riguardano le auto e i motocicli storici: sono oltre 375mila in Italia e riescono a muovere un indotto economico di certo interesse. E’ notorio che intorno a tale tipologia di collezionismo ruotino aziende artigiane che si occupano di meccanica, di carrozzeria, di pezzi di ricambio originali. Senza dimenticare poi il momento clou dei raduni, che portano benefici economici – a livello turistico – nelle cittadine e nelle regioni che li ospitano. Quindi sarebbero 375mila le auto e le moto storiche a rischio rottamazione: non tutti i proprietari e i collezionisti potranno permettersi di pagare la quota dovuta, che è identica a quella annualmente versata per le auto nuove. Con la presentazione della proposta di legge, quindi, ho inteso fare fronte comune con le Regioni che hanno chiesto al Governo di rivedere questa disposizione normativa, con l’intento di sottolineare come sia parimenti necessario operare ulteriori distinguo tra chi possiede auto e moto da collezione e chi invece utilizza la tassazione agevolata per far circolare auto vecchie e malfunzionanti, “gabbando” in questo modo i cittadini onesti e lo Stato”.