“Sono passati due anni esatti dalle elezioni regionali che hanno sancito la vittoria del centrosinistra, siamo quasi a metà mandato ma l’attuale maggioranza forse non se ne è accorta. Perché, durante la seduta monotematica dedicata all’emergenza lavoro in Molise, chi doveva preoccuparsi di tracciare un bilancio delle cose fatte in questo biennio e delle cose da fare nei prossimi mesi ha invece provato maldestramente a nascondersi puntando ancora una volta il dito contro gli errori commessi nelle passate legislature. Un ritornello sempre più stonato, che non ha convinto nessuno. In primis i disoccupati e le tante, troppe famiglie in difficoltà che ieri speravano di ricevere risposte concrete da parte di chi è stato eletto per affrontare e risolvere i problemi e non per sfuggire furbescamente alle proprie responsabilità. Di questo passo arriveremo al 2018 ascoltando la solita cantilena della ‘pesante eredità ricevuta’, fino a quando saranno gli stessi molisani a staccare definitivamente la spina”: è quanto dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Nicola Cavaliere, che ieri, martedì 10 marzo 2015, in aula, ha risposto duramente all’ennesimo tentativo del centrosinistra di occultare le proprie palesi difficoltà evocando i fantasmi del passato.
“L’unico risultato ottenuto – aggiunge Cavaliere – è un documento approvato insieme ai Cinque Stelle (nemmeno all’unanimità, perché Totaro si è astenuto) che rimanda la discussione in prima e seconda commissione e serve di fatto solo ad allungare i tempi. I colleghi della maggioranza – aggiunge Cavaliere – credono di sedere ancora nei banchi dell’opposizione e di potersela cavare galleggiando in un mare di chiacchiere. Ma è impossibile negare la miriade di vertenze ancora aperte e l’attacco, senza precedenti, sferrato dai sindacati e dai rappresentanti del mondo del lavoro”.
Da qui l’invito ai colleghi del centrodestra di non fare sconti: “Bisogna assolutamente cambiare passo e incalzare fino in fondo una coalizione che dimostra ancora una volta di non essere all’altezza del ruolo che è chiamata a ricoprire dal febbraio del 2013. Quando quelli del centrosinistra si accorgeranno – conclude l’esponente di Forza Italia – che occorrono fatti e non parole, sarà ormai troppo tardi: perché scopriranno di essere tornati finalmente minoranza”.