“L’Associazione – prosegue la nota – è conscia della crisi profonda del settore ma rammenta anche che appena alcuni anni fa, non fu di certo essa a pilotare la revoca di una manifestazione che avrebbe dovuto mobilitare il comparto a livello regionale per destare l’attenzione delle istituzioni e che forse avrebbe evitato il peggiorare delle cose. Tantomeno può addossarsi le responsabilità di questa grave situazione in atto, allorquando altri si vantano quotidianamente di impareggiabile prestanza, di intrattenere tavoli e relazioni di rango, assumendosi finanche la paternità di atti e strategie di palazzo che avrebbero già dovuto condurre alla soluzione dei problemi oggi lamentati”.
“L’Acem – concludono gli edili – ritiene che per ogni scelta, ciascuno debba assumersi onori ed oneri e questo vale sia per la politica sia per chi dovrebbe tutelare gli operatori e per ambedue un pizzico di autocritica di certo non guasterebbe, rispetto ad una sterile esaltazione propagandistica e celebrativa che negli anni ha portato purtroppo a questi risultati”.