“Ospedale Covid e centro malattie infettive a Larino, accade qualcosa di strano e il tutto si avvolge nel mistero”, così il consigliere regionale e segretario PD Molise, Vittorino Facciolla.
“Il commissario alla sanità Giustini – dice Facciolla – ieri ha dato incarico ai vertici amministrativi della Asrem (nella persona del manager Giovanni Giorgetta) di redigere un Piano per la realizzazione dell’ospedale Covid presso il ‘Vietri’. Dopo poche ore sembra che il direttore generale Asrem, Oreste Florenzano e la direttrice sanitaria, Maria Virginia Scafarto, abbiano contattato il manager Giorgetta per comunicargli la diffida dal procedere nella stesura dello Piano così come richiesto da Giustini”.
“Cosa sta succedendo? Florenzano e Scafarto possono agire in direzione diametralmente opposta a quella indicata dal commissario Giustini? Il presidente Toma cosa fa? Lui e la sua maggioranza hanno votato una mozione in Consiglio regionale in cui si impegnavano alla realizzazione dell’ospedale Covid a Larino e adesso?
Due sono le possibilità: o il presidente non ha alcun potere e si fa prevaricare da due figure dirigenziali Asrem che decidono, fanno e disfano a loro piacimento, oppure il presidente Toma in Consiglio si comporta in un modo e a porte chiuse fa tutt’altro prendendo in giro, di fatto, non solo l’intero Consiglio ma tutti i cittadini molisani.
Il problema vero è che tutta la documentazione, compreso il fatidico Piano, deve essere inviata al Ministero entro e non oltre il 17 giugno mentre qui è tutto ancora in alto mare e tutto è come sempre fermo.
E se fosse questo il vero obiettivo? Cambiare tutto per non cambiare niente”.