“Di allucinante (come sostiene in una nota il Professor Enzo Cimino) c’è solo questo: ostinarsi a non rispettare una precisa disposizione di legge sulla revisione degli elenchi (art.30 DPR 115/65) – scrive il giornalista Giovanni Di Tota -. Direttive, mozioni,ordini del giorno e comunicazioni del Cnog sono importanti ma non possono prevedere alcun obbligo per gli Ordini regionali (del tutto autonomi) se non quello di un richiamo al rispetto della normativa vigente in materia.
Come prescrive la legge e come scrive anche il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (non poteva essere altrimenti) la revisione dell’Albo (elenco pubblicisti ed elenco professionisti) va fatta all’inizio di ogni anno. A questo punto è lecito porsi una domanda: da quanto tempo l’Ordine del Molise non effettua la Revisione degli elenchi?
Semplice la risposta. L’Ordine del Molise non ha mai effettuato la revisione dall’anno della sua istituzione (2004). Dunque da oltre 11 anni l’Ordine dei Giornalisti del Molise non si attiene a quello che è un preciso dettato normativo. Perché? A questo interrogativo non siamo noi a dover dare la risposta (abbiamo più volte sollevato tale “anomalia”), piuttosto chiediamo di rispondere a chi pensa di poter “gestire” l’Ordine come se fosse una “casa” di proprietà. L’Ordine è un ente pubblico e come tale non può sottrarsi alle disposizioni di una legge che, seppur ‘vecchia’, va rispettata.
È ora di dire basta e come consiglieri di una ‘sparuta minoranza’ ma democraticamente eletti dai colleghi, invitiamo il Presidente e la sua “maggioranza” al rispetto della legge e delle regole democratiche”.