Una nuova droga killer
Anche nella nostra regione, si è ormai diffusa tra i consumatori l’eroina cosiddetta “da strada”, tra queste spicca la “black tar” (catrame nero), eroina che ha un colore molto scuro e che contiene una sostanza denominata 6-monoacetilmorfina (6-MAM). La 6-MAM è un prodotto liposolubile e, come tale, penetra facilmente la barriera emato-encefalica producendo quindi effetti molto più rapidi e violenti della normale eroina, tant’è vero che a dimostrazione della sua pericolosità, negli ultimi anni sono morti tanti giovanissimi per overdose, non a caso è stata denominata “droga killer”. La Polizia di Stato di Campobasso, oltre alle normali attività di repressione del fenomeno, si fa promotrice anche di una intensa attività preventiva, e di sensibilizzazione nei confronti della popolazione giovanile, a non far uso di droghe e soprattutto a non compiere gesti come quello che descriviamo di seguito, evento che solo per fortuna, non ha avuto conseguenze tragiche.
Fermati per un controllo
Una giovane donna di origini pugliesi, alla vista degli agenti di polizia, ha ingoiato il pacchetto con la droga che nascondeva in bocca. La ragazza si aggirava a Campobasso intorno alle dieci di sera, quando è stata sottoposta a controllo da parte degli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile. Con lei un ragazzo originario del capoluogo, anch’egli controllato dagli agenti che avevano notato il passo affrettato dei due. I giovani sono risultati gravati da precedenti penali in materia di stupefacenti e, poichè non hanno dato motivazioni sufficienti circa la loro presenza a quell’ora in quella strada, gli Agenti hanno proceduto ad un accurato controllo presso gli Uffici della Questura, sottoponendoli a perquisizione personale.
Portata in ospedale con forti dolori
La ragazza, sin dai primi istanti, si è dimostrata insofferente al controllo, ed in forte stato di agitazione, manifestando i sintomi di un vero e proprio malore, tanto da spingere i poliziotti a richiedere l’intervento del 118. La giovane lamentava dolori lancinanti allo stomaco e, soccorsa dagli operatori sanitari, ha poi confessato di avere ingerito, parte della sostanza stupefacente che aveva nascosto nella propria bocca. La stessa, trasportata presso il locale ospedale, è stata sottoposta alle cure del caso. Una volta dimessa è stata segnalata dagli Agenti ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90 della legge sugli stupefacenti. Questo è solo l’ultimo di episodi simili, che poteva tramutarsi in tragedia. Non di rado, infatti, gli spacciatori ed i consumatori di sostanza stupefacenti, per evitare ripercussioni penali, decidono di adottare quale metodo di elusione al controllo, quello di ingoiare la droga, senza prendere in considerazione le conseguenze a volte drammatiche che tale gesto può comportare. Prosegue incessante l’attività di contrasto allo spaccio, ed al consumo di sostanze stupefacenti, posta in essere dalla Polizia di Stato della Questura di Campobasso.
Carola Pulvirenti