“Non aprire che all’oscuro”, all’ex Gil venerdì 19 febbraio il concerto recital inserito nella personale di Flavio Brunetti

Nuovo evento nell’ambito della mostra fotografica curata da Flavio Brunetti “Non aprire che all’oscuro”, con il concerto recital “Le stanze della luna” che si terrà venerdì 19 febbraio alle 18.30, nella sala 1 della galleria del palazzo Gil a Campobasso. In programma l’opera in musica sulle liriche di Eugenio Cirese, elaborazione in prosa di Maria Concetta Barone, scrittura musicale originale e interpretazione di Roberto Barone.
“Le stanze della luna” è un’operazione ricercata tra musica e sonorità linguistica, dove i testi delle poesie di Cirese (Lucecabelle) e “Le stanze della luna” di Maria Concetta Barone rivivono al confine tra l’espressione popolare più arcaica e la luce lunare delle stanze in versi.

Un incontro emozionante nella lingua del Sannio che rivive nei versi del poeta (Fossalto 1884-Rieti 1955) stimato da Montale e Pasolini, e che ha scritto quasi sempre nella lingua della sua terra assicurando al dialetto molisano dignità letteraria. Evoluzione di “Com’a fiore de miéntra” (come un fiore di mandorlo), l’oratorio di Barone è un’opera fortemente ispirata che respira in un continuo sonoro in cui gli intervalli melodici, i ritmi inaspettati, le modalità contemporanee tracciano un percorso di sapore arcaico eppure contemporaneo.

Roberto Barone è nato a Campobasso nel 1955 e si è formato musicalmente alla scuola Napoletana negli anni settanta. Ha orientato la sua ricerca di interprete e compositore verso il rapporto tra il suono della parola e la struttura della musica. E’ docente di chitarra al Liceo Musicale e Coreutico Mibe di Pescara.

 

 

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