“Le stanze della luna” è un’operazione ricercata tra musica e sonorità linguistica, dove i testi delle poesie di Cirese (Lucecabelle) e “Le stanze della luna” di Maria Concetta Barone rivivono al confine tra l’espressione popolare più arcaica e la luce lunare delle stanze in versi.
Un incontro emozionante nella lingua del Sannio che rivive nei versi del poeta (Fossalto 1884-Rieti 1955) stimato da Montale e Pasolini, e che ha scritto quasi sempre nella lingua della sua terra assicurando al dialetto molisano dignità letteraria. Evoluzione di “Com’a fiore de miéntra” (come un fiore di mandorlo), l’oratorio di Barone è un’opera fortemente ispirata che respira in un continuo sonoro in cui gli intervalli melodici, i ritmi inaspettati, le modalità contemporanee tracciano un percorso di sapore arcaico eppure contemporaneo.
Roberto Barone è nato a Campobasso nel 1955 e si è formato musicalmente alla scuola Napoletana negli anni settanta. Ha orientato la sua ricerca di interprete e compositore verso il rapporto tra il suono della parola e la struttura della musica. E’ docente di chitarra al Liceo Musicale e Coreutico Mibe di Pescara.