‘Cyber brain’ nasce da una collaborazione internazionale che mira a esplorare le possibilità offerte dal collegamento tra cervello umano e computer. Tecnologie derivate da questi concetti sono già utilizzate al Neuromed nel corso di interventi chirurgici nei casi di epilessia farmacoresistente. Il progetto porterà alla creazione di un vero e proprio Polo scientifico grazie alla partnership tra Fondazione Neuromed, Iemest e Fondazione Neurone .
“Il Polo Cyber brain – spiega l’ingegner Fabio Sebastiano, – è interamente dedicato alla neurocibernetica e perseguirà quattro importanti obiettivi. Il primo riguarda lo sviluppo della neuroprotesica, cioè dispositivi impiantabili a livello cerebrale, altamente miniaturizzati, che consentiranno di acquisire informazioni tramite il segnale elettrico cerebrale, trasferendole verso l’esterno in modalità wireless. Informazioni che saranno messe a disposizione per il successivo obiettivo che è quello dello sviluppo delle tecniche di ‘brain computer interface’ e di interazione uomo-macchina. Una volta decodificate diventeranno le basi per la neuro protesica, mediante la quale potranno essere pilotati protesi e arti bionici soprattutto in pazienti fortemente invalidati. Il terzo obiettivo sarà quello di sviluppare una piattaforma diagnostica altamente innovativa per localizzare con estrema accuratezza i dispositivi impiantabili mentre il traguardo successivo, più ambizioso, prevede la possibilità di telegestire e telecontrollare questi dispositivi ed ovviamente capire a distanza cosa sta succedendo a livello cerebrale nel paziente”.