“E’ necessario che i giovani, consapevoli di tutto ciò che sta trasformando le nostre abitudini, analizzino gli elementi di causa per imparare a conoscere meglio l’arte del mangiare e tutto ciò che ruota intorno ad essa”. Si esprime così Michele Natilli, presidente Federcarni Molise che prosegue “bisogna introdurre nelle scuole la cultura della corretta alimentazione, allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i prodotti locali, concentrando l’attenzione sulle carni come patrimonio e alimento base, concreto e simbolico allo stesso tempo. Comunque proprio il consumo della carne soprattutto in questi ultimi tempi sta subendo un attacco tanto duro quanto ingiustificato, per opera di persone e organizzazioni che sostengono la superiorità di un’alimentazione prevalentemente vegetariana o addirittura vegana. Su tutti i canali televisivi – prosegue Natilli – si accavallano trasmissioni continuando ad asserire che la carne fa male e che non bisogna mangiarla. Quello che sostengono andrebbe supportato con dati scientifici certi. Se non dimostrano concretamente quello che da qualche tempo continuano a asserire, allora la loro è soltanto disinformazione, della peggior specie. Per dissipare i dubbi e i pregiudizi che si stanno diffondendo presso i consumatori, e bene portare a conoscenza quali sono i poteri nutrivi delle carni, ampiamente provati a livello scientifico. La carne ha una composizione che varia con la specie dell’animale, la sua età e soprattutto lo stato di nutrizione. Ci garantisce, oltre che un’attività costruttiva dell’organismo, soprattutto un’elevata nutrizionalità: le carni di qualsiasi specie sono gli alimenti più digeribili e completi di cui l’uomo si possa cibare; le carni, per il loro contenuto di vitamina B12, rappresentano la migliore garanzia contro il rischio di anemia; il ferro della carne è dieci volte più assimilabile di quello di origine vegetale; il contenuto di grassi e di colesterolo delle carni non è tale da giustificare da solo l’attribuzione delle patologie cardiovascolari alla presenza della carne nell’alimentazione; la carne svolge un ruolo fondamentale per sviluppare e mantenere un efficace sistema immunitario; la carne ha una composizione molto simile a quella del corpo umano e quindi facilmente assimilabile; nella storia dell’umanità, la carne rappresenta il cibo proteico per eccellenza, perché nella sua composizione entrano a far parte proteine in percentuale elevate”.
“Bisogna – dice ancora il presidente Federcarni – evitare di seguire alcune tendenze in voga fra i giovani che portano a escludere dalla dieta alimenti come carne e pesce (ottime fonti di ferro) e latte e derivati (ottime fonti di calcio).Per i vegani invece è molto difficile mangiare in modo salutare. La principale mancanza cui si espongono è quella di vitamina B12, che deve essere assunta da integratori. In generale, però, chi esclude dalla dieta, un intero gruppo di alimenti va sempre incontro a qualche rischio. La nostra storia evolutiva ci ha reso onnivori, e questo non può cambiare. Le ragioni etiche e morali che stanno dietro a una scelta vegetariana o addirittura vegana sono rispettabili, ma dal punto di vista della salute non c’è motivo di rinunciare ai prodotti di origine animali. La migliore dieta che possiamo seguire per star bene è invece quella mediterranea. La nostra Federazione da anni propone cene-animate e laboratori dei sapori su tutto il territorio regionale e nazionale. Un vero e proprio “laboratorio del gusto” dedicato ai prodotti tipici della nostra terra. Lo scopo principale delle nostre manifestazioni (oltre alla promozione di una sana e corretta alimentazione) è trasmettere ai consumatori il piacere del cibo, inteso – conclude Natilli – non solo come soddisfacimento di un bisogno, ma anche come momento “rituale”, pieno di contenuti di carattere culturale e sociale”.