Il Movimento “Cittadini per la sanità di qualità” esprime profonda preoccupazione per le conseguenze che il Decreto n. 63 del 23 novembre 2016, emanato dal commissario ad acta Paolo Di Laura Frattura, sta avendo sulla Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso.
Tale Decreto, infatti, riduce di circa 2,6 milioni di euro il budget per l’anno 2016 alla Cattolica e alle altre strutture accreditate, un atto che di fatto compromette l’equilibrio economico del centro di Largo Gemelli, anche perché si riferisce all’anno in corso, quando l’attività è già stata quasi completata.
In questi giorni c’è allarme tra la gente molisana, visto che in due anni alla Fondazione sono stati tagliati circa 5.500.000 euro, una pesante riduzione che potrebbe portare alla chiusura della Cattolica.
Da 180 posti letto si è arrivati a 106, nonostante in tutti questi anni la struttura abbia avuto all’attivo 100 mila ricoveri, circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali, un migliaio di pubblicazioni scientifiche e un centinaio di progetti di ricerca.
I molisani vogliono continuare a curarsi nella loro regione, senza essere costretti a tornare ai cosiddetti viaggi della speranza, per non parlare del fatto che tantissimi pazienti vengono a Campobasso da tutta Italia per farsi assistere da un centro di eccellenza come la Fondazione “Giovanni Paolo II”.
Ricordiamo che le strutture accreditate svolgono un servizio pubblico, senza nessun onere per l’utenza. Con il Decreto in questione si indebolisce la Cattolica e l’intero sistema sanitario regionale.
Gli aderenti al Movimento “Cittadini per la sanità di qualità” chiedono al Presidente Frattura di revocare tale provvedimento e invitano tutti i molisani ad una grande mobilitazione, ad iniziare dall’incontro pubblico che si svolgerà giovedì 15 dicembre alle ore 17,30 presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, sita in Via Milano.