Sta per terminare l’avventura mondiale di Giuseppe Iacobucci che da metà novembre ha preso parte come direttore di gara alla quindicesima edizione del World Padel Championship in svolgimento a Doha. La convocazione extra lusso è giunta a pochi giorni dallo start della più importante kermesse al mondo e ha rappresentato la degna chiusura di un anno che per il molisano è stato da incorniciare. Iacobucci, infatti, dallo scorso gennaio, quasi ininterrottamente, è stato inserito nello staff arbitrale dei tornei di tennis più prestigiosi d’Europa risultando, non in una sola occasione, tra i più promettenti giudici di sedia del panorama arbitrale italiano (tra il 2018 e il 2020 ha pure diretto un paio di incontri di Coppa Davis e non si contano le presenze come giudice di linea in varie edizioni degli Internazionali BNL di Roma).
Proprio questa altissima considerazione da parte degli organismi internazionali, ha fruttato la convocazione a sorpresa seppur non proprio in linea con le aspettative del campobassano che è più attratto dai campi da tennis piuttosto che dai mini rettangoli del padel ed è lanciatissimo verso un futuro arbitrale nel grande Slam piuttosto che in quello del World Padel Tour.
Al netto di ogni considerazione, Iacobucci non ha rifiutato l’occasione di arbitrare i top-players del padel mondiale tra cui Navarro e Lebron della fortissima Spagna e in Qatar ha diretto, come al solito, senza commettere errori ricambiando alla perfezione la fiducia concessagli dagli organismi internazionali e mostrando grande competenza e professionalità anche nello sport del momento. Medvedev, Nadal, Del Potro, Sinner sono solo alcuni dei top-players che Iacobucci ha diretto in passato e da questi giocatori high level del tennis, a quelli delle “gabbiette di vetro”, il passo è stato davvero breve.
Da domani, però, chiusa la parentesi mediorientale di padel, inizierà per il giovane arbitro di Campobasso, l’attesa per la designazione più importante, quella che potrebbe portarlo a Wimbledon nella prossima estate.