“Nello scorso mese di giugno, dal centrodestra era stata annunciata come una “cosa fatta”, ma da allora è calato il silenzio sugli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori dell’ex Ittierre e delle altre imprese in crisi che insistono nel nucleo industriale di Pozzilli”. Così la capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli che prosegue: “Attualmente, infatti, sono circa 230 i lavoratori che attendono con ansia il via libera per la mobilità in deroga. Tuttavia, nonostante le promesse, dalla Regione, al momento, non ci sono informazioni certe sullo sblocco e sulla liquidazione dei fondi, risalenti al 2019, che sono vitali per il sostentamento di queste famiglie.
È inaccettabile che, a distanza di tanto tempo, questi lavoratori si trovino ancora in una situazione di incertezza nonostante il Ministero del Lavoro con Decreto dello scorso 11 aprile scorso abbia liberato le risorse: 5.639.666,70 di euro per il solo 2024. E restano da sciogliere anche i nodi relativi alle annualità arretrate.
Per ottenere chiarimenti certi, ho protocollato un’interpellanza urgente al Presidente Roberti, sottoscritta anche dalla Consigliera Salvatore, chiedendo, innanzitutto, che il Consiglio regionale venga informato sullo stato attuale del procedimento di concessione della mobilità in deroga, sui ritardi e sulle soluzioni che si intendono adottare per accelerare il processo.
Inoltre, abbiamo interpellato l’intera Giunta regionale per comprendere se si stiano compiendo i necessari sforzi istituzionali nei confronti del Governo, del Ministero del Lavoro e dei nostri Parlamentari. È infatti di fondamentale importanza pretendere con urgenza il tempestivo sblocco di tutte le risorse della mobilità in deroga, non solo per i lavoratori dell’ex Ittierre, ma per tutto il nucleo industriale di Pozzilli. La situazione attuale richiede un’azione decisiva e immediata e non possiamo lasciar cadere nel dimenticatoio le difficoltà di tante famiglie, che dipendono da quei pochi soldi che però non arrivano.
Per questo abbiamo chiesto al Presidente Roberti e alla sua maggioranza una risposta rapida e concreta e per questo è di fondamentale importanza agire rapidamente e con determinazione per garantire, al massimo entro la fine del 2024, i diritti e i bisogni delle persone coinvolte”.