Minaccia i familiari e un bambino con un frammento di vetro, in manette marocchino

L’ingresso della casa circondariale di Campobasso

Nel pomeriggio della scorsa domenica 3 luglio, la Polizia di Stato di Campobasso ha arrestato in flagranza di reato un cittadino di origine marocchina, ritenuto responsabile dei delitti di violazione di domicilio e lesioni personali aggravate.

Allertati dalla sala operativa, due equipaggi della Squadra Mobile sono intervenuti nel centro storico di Campobasso, dove erano state segnalate urla provenienti dall’interno di un appartamento.

Tempestivo e provvidenziale è risultato l’intervento degli agenti che, appena fatto ingresso nell’abitazione, si sono trovati di fronte una situazione particolarmente pericolosa poiché il cittadino marocchino,  impugnando un grosso frammento di vetro procurato dalla rottura di una porta, stava minacciando gli occupanti della casa, tra i quali un bambino in tenera età. Il fatto si inserisce in una serie di condotte lesive reiterate commesse dall’uomo già da tempo nei confronti dell’ex moglie, per le quali, nel 2013, era stato destinatario della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per maltrattamenti e, nello scorso mese di giugno, anche di un provvedimento di ammonimento del Questore per gli stessi motivi.

Dopo aver prontamente immobilizzato l’aggressore, le attenzioni degli agenti si sono rivolte immediatamente nei confronti del bambino che, terrorizzato e in evidente stato di choc, si era rifugiato in un angolo dell’appartamento.

L’uomo, accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, è stato tratto in arresto e, dopo la successiva convalida da parte del Gip del Tribunale di Campobasso,  condotto nel carcere del capoluogo.

L’episodio evidenzia la particolare attenzione che la Polizia di Stato rivolge alle persone più deboli  nonché ad eventi che spesso e per lungo tempo restano nascosti tra le sole mura domestiche, dando luogo spesso a dolorosi tragici epiloghi.

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