Negli ultimi giorni di grande attualità è la problematica connessa al massiccio flusso di immigrati nella nostra Regione. In particolare, i numeri cominciano a preoccupare soprattutto sulla costa, territorio a vocazione turistica. Nei prossimi giorni si attendono gli esiti della nuova procedura di gara avviata dalla Prefettura che vedrà nuove centinaia di migranti insediarsi sul territorio di Campomarino, laddove albergatori e ristoratori, cittadini ed istituzioni locali già lamentano una forte presenza che mal si concilia con le politiche del turismo. I Consiglieri di minoranza del Comune di Campomarino insieme al Presidente De Matteis ed all’Assessore della Provincia di Campobasso Di Labbio hanno chiesto al Prefetto contezza e chiarimenti sulla definizione dei luoghi e dei numeri afferenti il fenomeno nel nostro territorio. Sul punto è intervenuto il consigliere Regionale Salvatore Micone il quale, con un’interrogazione presentata in Consiglio Regionale, ha inteso chiedere chiarimenti all’assessore Petraroia in ordine “al ruolo e al coinvolgimento della Regione nella scelta di idonei criteri cui fare riferimento per l’individuazione dei luoghi da destinare all’accoglienza dei profughi nonché dei numeri di immigrati da accogliere”.
“Date le scelte ricadute sul territorio costiero della Regione – puntualizza Micone – con impatto negativo sulle politiche del turismo, è necessario che l’Ente Regione partecipi in maniera fattiva, di concerto con i Comuni interessati, ai procedimenti amministrativi atti a stabilire l’accoglienza dei migranti nella Regione. E’ auspicabile quindi – ha proseguito – da un lato che la Regione abbia un ruolo attivo finalizzato alla tutela del territorio e del tessuto sociale interessato e dall’altro che la Regione medesima coinvolga in tale processo i Comuni che sono i diretti interessati nel fenomeno dell’accoglienza. Le scelte devono essere il risultato dei tanti interessi in gioco in cui l’azione a sfondo sociale deve essere conciliata con le esigenze della popolazione residente e di quelle emergenti dal tessuto economico sociale. La Regione non può avere un mero ruolo passivo davanti alle scelte del Governo centrale accettando di fatto, come sta accadendo negli ultimi tempi, scelte pilotate dall’alto ma avere un ruolo attivo con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e dei cittadini medesimi, sottolinea Micone. Mi auspico pertanto – conclude Micone – che tale azione intrapresa a più livelli porti a una soluzione condivisa in tema di flussi di migranti soprattutto sulle nostre coste per evitare il tracollo dell’imminente stagione turistica.