“Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi. Lo dice il manifesto e lo ribadisce l’associazione culturale ‘Una voce per le donne’ – ha dichiarato la presidente Viviana Pizzi – e noi diciamo no ad una situazione occupazionale ferma riguardo al lavoro femminile. Una donna su due lavora e l’altra è costretta a casa non per scelta ma per colpa di politiche femminili completamente assenti. Non basta approvare all’unanimità la legge contro la violenza di genere, se alle donne non si garantisce occupazione. La donna che non lavora è costretta a subire la supremazia patriarcale dell’uomo e non può ribellarsi alla violenza maschile, diventandone schiava e intrisa. Per rendere la donna libera dalle catene della schiavitù bisogna garantirle lavoro stabile. E’ questo che chiediamo alla Giunta Regionale con la nostra protesta. Se non ora quando? Aspettando che la piaga del femminicidio bagni di sangue anche le famiglie molisane? E’ il tempo di protestare e di fare. Noi ci siamo”.