Fabio Ferrucci, Giovanni Maddalena, Filippo Bruni, docenti di Scienze della Comunicazione di UniMol, tra gli assegnatari del progetto PON Ricerca e Sviluppo “VASARI” (VAlorizzazione Smart del patrimonio ARtistico delle città Italiane), che si propone di mettere a sistema le più recenti innovazioni delle tecnologie digitali per cambiare radicalmente le attività di valorizzazione, fruizione e gestione delle opere d’arte, sia museali sia a cielo aperto.
Il progetto, che include le Università statali di Milano e Salerno, il Consorzio CINI, il Distretto Ad Altra Tecnologia per i Beni Culturali S.C.a R.L., le imprese Santer Reply SpA, @CULT Srl, Heritage, Illogic Srl, Officina Rambaldi Srl, Risorse, si è classificato quarto su scala nazionale e ha ottenuto il finanziamento di circa 8,4 milioni di euro. La partecipazione dei docenti dell’UniMol è prevista per la cifra di 350mila euro.
“È una significativa conferma ed un ulteriore riconoscimento per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e per il nostro Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione. Cosi come è essenziale far parte di una rete di eccellenza a livello nazionale che coniuga l’attenzione all’accessibilità culturale ad un più ampio concetto di accessibilità fisica”, dichiara il prof. Ferrucci, referente del progetto, Delegato del Rettore per la condizione studentesca e le persone con disabilità e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
“D’altro canto – prosegue Ferrucci – la ricerca che da qualche tempo stiamo sviluppando sul tema dell’accessibilità, ha prodotto delle importanti applicazioni sperimentali anche sul territorio regionale, come dimostra la collaborazione con il Museo Provinciale Sannitico di Campobasso”.
VASARI vuole costruire uno spazio culturale innovativo in cui i beni culturali e le opere d’arte sono parte di una rete conoscitiva e informativa, fisica e virtuale, realizzata tramite tecnologie innovative e finalizzata a nuova comunicazione museale che abbia un diverso impatto sociale. In quest’ottica, i docenti di UniMol si occuperanno della complessa articolazione tra accessibilità, disabilità e comunicazione.
“Si tratta di un’idea su cui lavoriamo da molto tempo nel Corso di Laurea di Comunicazione. Rispetto ai beni culturali manca un approccio sintetico alla comunicazione. Pensare a una comunicazione per persone con disabilità aiuta a pensare gesti comunicativi che facciano capire sinteticamente il bene culturale a tutti”, conferma il prof. Giovanni Maddalena, docente di Filosofia della Comunicazione e del Linguaggio, autore di molte pubblicazioni internazionali sulla filosofia del gesto comunicativo e sul suo valore conoscitivo.
“Le nuove tecnologie aprono nuove possibilità di comunicazione, più partecipativa e attiva, che introducono a una comprensione sintetica dei significati dei beni culturali, favorendo lo sviluppo di nuove modalità di apprendimento, soprattutto fra le nuove generazioni”, spiega il prof. Filippo Bruni, docente di Media education e competenze digitali, esperto di pedagogia e nuove tecnologie.