Un laboratorio con i giovani che dedicherà ampio spazio all’esposizione di temi e progetti, confronto con le istituzioni e dibattito con esperti, docenti, operatori del settore e studenti per la ricerca di proposte e soluzioni condivise per il contenimento dalla dipendenza dal gioco d’azzardo e le conseguenti ricadute sui redditi delle famiglie e sui deboli.
Interverranno per i saluti iniziali Gianmaria Palmieri, rettore Unimol, padre Lino Jacobucci Presidente Comunità “La Valle”, GianCarlo Bragantini arcivescovo di Campobasso – Bojano, Paolo Di Laura Frattura, Presidente Regione Molise, Claudio Lupi direttore dipartimento Economia. Seguiranno gli interventi specifici di Teresa Nugnes e Antonio Scioli, delle assistenti sociali Mariangela D’Amborsio e Lucia Del Zingaro che presenteranno il progetto ‘Fai il tuo gioco’ e Maura Di Lillo psicoterapeuta. Modererà Davide Barba, docente Unimol.
Durante l’incontro sarà presentato il libro di don Maurizio Mirilli (parroco della Chiesa SS. Sacramento a Roma e direttore della pastorale giovanile) “Gli scartagonisti” che racconta il ruolo prezioso svolto dagli esclusi nella storia di Dio. Don Mirilli, prete ‘no slot’, sta portando avanti una grande attività di contrasto al gioco d’azzardo. La presentazione del libro è inserita nel ciclo di eventi culturali promossi dall’UCSI Molise (Unione Cattolica della Stampa Italiana).
Il Molise è una delle regioni italiane in cui si gioca di più e sempre più giovani sono coinvolti con ripercussioni nella vita sociale, economica e sugli equilibri familiari. “Abbiamo tanta fiducia nelle istituzioni, nella loro azione incisiva non tralasciando l’aspetto etico perché questi fenomeni così distruttivi per la persona e del contesto sociale che ruota intorno ad essa non siano un fenomeno contagioso di distruzione ma di riqualificazione e dignità della società tutta.” Lo hanno detto i vescovi del Molise dopo la recente approvazione della legge regionale per combattere la ludopatia. Un fenomeno che riguarda le Istituzioni, la società, la Chiesa. Una battaglia che sta sottilmente conducendo padre Lino Jacobucci ofm, frate francescano, che da tempo si occupa del fenomeno e della sua azione preventiva in modo capillare sul territorio denunciandone gli effetti.
Speranza e fiducia per combattere e prevenire questo male della società secolarizzata del terzo millennio dove ancora una volta le fasce deboli della società sono ingabbiate dentro le logiche commerciali e spasmodiche del “facile guadagno” a sfavore della distruzione totale della persona che ne fruisce.