Un reading introdotto da un testimone d’eccezione: sarà nostro ospite Michelangelo Jacobucci, il capo servizio stampa di Pertini durante il suo settennato di Presidente della Repubblica. Due rappresentazioni mattutine, che si terranno al Teatro Savoia, saranno riservate agli studenti; alle 20.30 dello stesso giorno si replicherà per docenti, genitori, familiari ed amici.
Uno spettacolo dedicato al presidente Sandro Pertini a cui l’Istituto campobassano ha aderito con entusiasmo, decidendo di vivere questo evento come occasione per ribadire e rafforzare la propria identità. La scelta del nome per un istituto scolastico, infatti, non è mai casuale: contiene le aspirazioni, la mission, le aspettative di un progetto che non è mai solo didattico.
‘La promozione umana, personale e sociale di ogni studente è il compito decisivo e irrinunciabile del nostro essere scuola’ recita il PTOF dell’Istituto. Chi, allora, meglio di Sandro Pertini, può rappresentare questo intento? Uno dei nostri padri costituenti, un grande patriota e un intransigente combattente per la libertà: la sua biografia, la sua militanza politica, l’impegno antifascista, l’esperienza dell’esilio e del carcere, la lotta nella Resistenza fino alla carica di Presidente della Repubblica sono la testimonianza di valori ed esperienze di vita che non si dovrebbero mai dimenticare, soprattutto per le giovani generazioni.
Questo spettacolo sarà, dunque, un momento significativo per riflettere su alcuni passaggi chiave della nostra storia, ma non solo.
Accanto all’immagine ufficiale, infatti, lo spettacolo ridisegna un Pertini privato, attraverso un insieme di letture sullo scambio epistolare avvenuto tra il 1929 e il 1943 con la madre Maria Muzio. Il carcere, il confino, il rifiuto della grazia, ma anche gli affetti familiari, le rinunce..
Gli studenti si confronteranno con le convinzioni, la coerenza, il coraggio, le scelte difficili di un giovane che, anagraficamente, era solo di qualche anno più grande di loro.
Una grande lezione di rigore etico ed impegno civile che, sicuramente, li farà sentire orgogliosi di ‘essere del Pertini’.