E’ stato arrestato ieri, martedì 19 maggio, a Roma l’imprenditore Volpe Pasini, conosciuto in Molise per aver mostrato interesse per l’acquisto dello Zuccherificio. L’ordine di esecuzione è stato emesso dall’autorità giudiziaria di Udine. La condanna a circa un mese di reclusione divenuta definitiva per mancati versamenti.
La vicenda, i cui dettagli sono ancora in fase di accertamento, così come riportato da ‘Il Messaggero Veneto’ sembra ripetersi. Anche nel 2008, infatti, per il noto imprenditore ed ex consigliere comunale si erano aperte le porte del carcere udinese di via Spalato. Nel maggio 2008 gli erano stati inflitti quattro mesi per violazione degli obblighi di assistenza familiare (solo nei confronti dell’ex moglie). E la pena, qualche mese più tardi, era diventata definitiva perché l’Appello non era stato presentato. Avendo già utilizzato la sospensione condizionale della pena per due precedenti sentenze (omicidio colposo e utilizzo d’una badante straniera non in regola), l’imprenditore aveva provato a chiedere una misura alternativa (come l’affidamento in prova), ma il tribunale di Sorveglianza non l’aveva concessa.
Solo poche ore dopo l’arresto del 2008, effettuato dagli agenti della Digos udinese, l’ex moglie lo aveva “scagionato” con una lettera: “Posso confermare che il mio ex marito Diego Volpe Pasini, nel periodo successivo alla condanna, ha provveduto a versare direttamente nelle mani di nostro figlio l’assegno, adempiendo ai suoi obblighi relativi al periodo suddetto”.