Prima la Giunta regionale, poi la riunione dei capigruppo di maggioranza, dalla quale si prova a far tornare sui propri passi le due consigliere leghiste, Aida Romagnuolo e Filomena Calenda. Dieci le firme a supporto del documento attraverso il quale si chiede al governatore Toma l’opportunità politica, valutandone le condizioni politiche, che Mazzuto resti al suo posto. Alle due rappresentanti leghiste si sono uniti i due consiglieri regionali del Partito Democratico e i sei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle.
“I sottoscritti consiglieri regionali – si legge nella mozione che esprime sfiducia politica nei confronti di Mazzuto – premesso che il momento storico nel quale l’Italia, ed il Molise, si trova a gestire la programmazione economica, è caratterizzato da una situazione economica finanziaria nazionale, oltre che internazionale, connotata dai caratteri ancora molto negativi. Viste le dichiarazioni dell’Assessore esterno Mazzuto rilasciate nel corso del consiglio del 19 febbraio, del tutto opposte a quelle di altri consiglieri regionali che comunque hanno dichiarato di mettere gli interessi del Molise innanzitutto; sugli sprechi della Regione Molise a cui un Assessore nelle sue funzioni deve proporre soluzioni, e non scagliarsi contro, in quanto prerogativa del suo incarico esterno. Tenuto conto che Mazzuto, nello svolgimento del suo incarico ha generato numerose inefficienze riguardanti la gestione delle crisi aziendali, in particolare si veda la mancata richiesta di proroga degli ammortizzatori in deroga, con riferimento alla situazione ITERRRE, affermando che sussistono sprechi e inefficienze nella Regione, autoaccusando il suo governo regionale, con grande e grave imbarazzo istituzionale e politico”.