Ad oggi, le postazioni salva-vita sono cinque e sono dislocate anche nelle borgate più distanti dal centro.
“Ogni volta – continua la responsabile dell’associazione – suscitiamo grande interesse, non solo da parte dei nostri compaesani, e ne siamo felici, ed ogni volta ci rendiamo conto di quanto sia importante tenere alto il livello di attenzione su questo tema, perché la convinzione profonda che si può salvare una vita o, semplicemente apportare sollievo e aiuto al nostro prossimo è un concetto custodito già nell’animo e nello stile di vita del donatore di sangue”.
Ancora più emozionante l’esperienza formativa di quest’anno. “Oltre ad essersi formata una classe di corsisti esclusivamente donne, soprattutto mamme – osserva Stefania Gentile – abbiamo avuto l’onore di trasmettere queste pratiche importanti anche ad una ragazza diversamente abile e ad un bambino, anche loro, infatti, si sono cimentati con le manovre di Bls, riuscendo, inoltre, in maniera eccellente, a svolgerle, e proprio a loro, nei prossimi giorni consegneremo uno speciale diploma di partecipazione. Ringraziamo Barbara, Francesco, le mamme e tutte le coraggiose donne che hanno reso questa domenica una esperienza unica”.