Incontro col territorio, velocità di realizzazione delle scelte e cooperazione, seppure in comparti differenti della filiera, sono i tre perni sui quali si deve puntare per rilanciare o quantomeno sostenere il settore agroalimentare.
Lo ha dichiarato l’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, nel corso dell’incontro organizzato a Larino dall’USB (Unione Sindacale di Base) presso la sala convegni del centro ‘Il Melograno’ intitolato ‘Agroalimentare: occasione di sviluppo per il Molise’.
“L’Assessorato ed i rappresentanti del comparto agroalimentare si stanno interrogando sulle scelte del prossimo futuro, in relazione al nuovo PSR 2014-2020 – sottolinea l’Assessore – stiamo discutendo sui reali fabbisogni della nostra Regione”.
“In queste dinamiche, ove la qualità e la competenza fanno la differenza – continua – non può non inserirsi la possibilità di attuare un contratto di sviluppo quale ulteriore possibilità di crescita per il territorio”.
La sfida, come ha sottolineato Facciolla, consiste nel cercare di attuare forme di coinvolgimento dei partners. “I programmi dell’Unione Europea – afferma – sono strutturati mediante forme di straordinaria flessibilità che deve corrispondere ad una fattispecie comportamentale ineludibile. Quotidianamente dobbiamo interrogarci sulla qualità delle nostre scelte ed essere capaci di rideterminare gli obiettivi”.
Alla qualità ed alla tempistica, si aggiunge poi la contezza della spesa: “Le eventuali modifiche vanno apportate in direzione della qualità – conclude Facciolla – puntiamo a pochi ma strategici Asset”.
Un tema complesso, quello dell’agroalimentare, in una piccola regione come il Molise che nell’agricoltura vede uno spiraglio di luce e di crescita economica.