Con il provvedimento n. 2013/65463 del 29/05/2013, veniva disposta la chiusura dello sportello sito in Piazza del Popolo, nello stesso stabile del tribunale.
Il 14 novembre scorso lo sportello superstite dell’Agenzia delle Entrate, che fino a circa due anni fa era presente a Larino, dedicato perlopiù alla registrazione degli atti giudiziari, servizio strettamente connesso all’attività del tribunale, è stato chiuso per essere aggregato alla sede di Termoli. La ragione principale a fondamento della perdita dell’ennesimo servizio sembrava essere legata alla mancata messa a disposizione di una sede adeguata per ospitare l’ufficio pubblico da parte del Comune di Larino.
L’amministrazione Notarangelo, seppure tardivamente, era riuscita a trovare un accordo col direttore regionale dell’agenzia per conservare almeno lo sportello dedicato alla registrazione degli atti giudiziari utile all’attività del tribunale di Larino. I locali allora individuati, situati nella parte vecchia della città e ben distanti dal tribunale, in via Cluenzio, presso la sede dell’ex carcere, furono anche oggetto di sopralluogo da parte dei rappresentanti degli enti interessati, tant’è che non si possono non ricordare gli immediati proclami con le immancabili foto di rito che festeggiavano la permanenza dello sportello dell’agenzia dell’entrate a Larino e l’imminente riapertura nel centro storico della città che così avrebbe finalmente beneficiato di chissà quale rilancio economico.
La realtà, come spesso accade, è tutt’altra. La registrazione degli atti giudiziari viene svolta presso l’agenzia delle entrate di Termoli che, col carico di lavoro proveniente da Larino, con difficoltà riesce a rispondere alle esigenze dell’utenza mentre quello sportello strettamente connesso con l’attività del tribunale larinese, a distanza di mesi, stando anche a quanto dichiarato dal neo assessore al bilancio e alla programmazione Stefano Vitulli, nel corso della sua relazione sul bilancio approvato durante l’ultima assise comunale, è nella fase che “si spera che possa essere riaperto”.
Eppure va specificato che a seguito del sopralluogo avvenuto presso i locali dell’ex carcere in via Cluenzio, l’amministrazione Notarangelo si era impegnata a realizzare i lavori di adeguamento dei locali per un importo di 10.000 euro e, infatti, con una recente determina, la n. 92 del 2015, la ditta, che già da qualche mese aveva consegnato le opere, è stata liquidata.
A che punto è l’iter per la riapertura dello sportello per la registrazione degli atti, se i lavori di adeguamento richiesti sono stati consegnati da mesi e i locali sono perciò idonei all’uso?
Oppure bisogna pensare che, il neo assessore Vitulli, in tutta onestà, in consiglio comunale abbia affermato il vero e cioè che ci muoviamo ancora nell’alea della speranza per tornare a vedere l’ufficio dell’agenzia delle entrate a Larino, nonostante siano stati spesi 10.000 euro di soldi pubblici?