Il contratto fu poi pubblicato a seguito di nostra richiesta, a tre mesi di distanza dalla chiusura delle relative procedure di cui doveva costituire la premessa. Nel complesso, l’intera procedura e l’informazione che avrebbe dovuto accompagnarla, si rivelarono tali da confondere le norme e produrre benefici soltanto per alcuni dei soggetti interessati.
Quest’anno, nonostante le frequenti dichiarazioni d’intenti dei nuovi dirigenti degli Uffici preposti, dichiarazioni che vanno nella direzione di una maggiore trasparenza, efficienza e collaborazione, la storia si ripete nel segno di un profilo di discrezionalità e inosservanza delle norme ancora più evidente.
La discrezionalità si concretizza nella mancata indicazione dei criteri relativi a competenze, funzioni e qualifiche in base alle quali personale di vari profili (DSGA, assistenti tecnici, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici) ha assunto servizio presso l’Ufficio Scolastico Regionale stesso, pur essendo titolari presso Istituzioni scolastiche della Regione.
In un caso è stato addirittura effettuato un non meglio definito scambio di sede tra Direttori Amministrativi (D.S.G.A.), modalità non prevista da nessun contratto relativo al Pubblico Impiego.
Sono stati scelti direttamente, quindi dirottati verso le stanze dell’Ufficio Scolastico, Assistenti Amministrativi, Assistenti Tecnici e Collaboratori Scolastici, senza che gli stessi avessero prodotto domanda e senza aver consentito ad altro personale interessato, sia per competenze che per esigenze personali, di poter presentare una propria candidatura.
Quali sono stati allora i criteri adottati nell’individuazione di tale personale? La procedura sarebbe stata parzialmente giustificabile, sotto il profilo operativo se non giuridico, qualora fosse stata attuata durante la calda estate dell’approvazione ed applicazione della Legge 107 e dei complessi adempimenti previsti dal piano assunzionale ad essa connessi.
Nonostante il cambio dei vertici, dunque, le omissioni nella pubblicazione proseguono: i decreti di nomina, le relative accettazioni degli interessati, il prescritto assenso dei Dirigenti Scolastici delle scuole di servizio, i criteri adottati nell’individuazione del personale non vengono pubblicati.
Quest’anno, inoltre, alla normale e ormai consueta opacità delle procedure si è aggiunta la nuova pericolosa abitudine di non rispondere alle richieste di accesso agli atti, di chiarimenti o alle diffide.
Stante il perdurare di simili atteggiamenti, Anief Molise continuerà a denunciare questi episodi incresciosi, non soltanto per individuare responsabilità, ma soprattutto per tutelare tutto il personale del comparto scuola.