Come tutti sappiamo, Giovanni Paolo II, a cui il Centro della Cattolica di Campobasso è intitolato, era molto devoto alla Madonna e in particolare alla Madonna di Fatima: a lei e alla sua devozione e intercessione ha attribuito la salvezza dall’attentato del 13 maggio 1981 (13 maggio 1917: giorno della prima apparizione a Fatima ai pastorelli); la pallottola estratta dal ventre del Papa ora infatti è incastonata della corona sul capo della Madonna nel Santuario di Fatima e lo stesso Santo Padre nel suo pontificato ha più volte consacrato e chiesto di consacrare il mondo al cuore immacolato di Maria. Giovanni Paolo II ha voluto diffondere in tutto il mondo questa devozione alla Madonna di Fatima e in particolare l’annuncio e l’ascolto di questi Suoi opportuni e attuali Messaggi. L’Apostolato mondiale di Fatima ha come compito la diffusione del messaggio che ci è stato affidato al mondo.
La prestigiosa copia benedetta nella Cappellina delle Apparizioni “cuore” del Santuario portoghese, “attraverso la sua presenza, si rende vicina a ciascuno per offrirci lo stesso messaggio e per farsi prossima a coloro che sono nella sofferenza o lontani dalla fede.
Fatima era allora un villaggio della zona centrale del Portogallo (Distretto di Santarém) sugli altipiani calcarei dell’Estremadura a 20 km a SE di Leìria, (il nome Fatima, prima degli avvenimenti delle apparizioni, era conosciuto esclusivamente come quello della figlia di Maometto, morta nel 633).Ad un km e mezzo da Fatima, vi era una frazione chiamata Aljustrel e qui nacquero e vissero i tre protagonisti della storia di Fatima; Lucia Dos Santos nata nel 1907 e i suoi due cugini Francesco Marto nato nel 1908 e Giacinta Marto nata nel 1910; le due famiglie erano numerose, i Dos Santos avevano 5 figli ed i Marto 10 figli.Come molti ragazzi del luogo, i tre cuginetti-amici, portavano a pascolare i piccoli greggi delle rispettive famiglie, verso i luoghi di pascolo dei dintorni ogni volta a loro scelta e con le pecore trascorrevano l’intera giornata; a mezzogiorno consumavano la colazione preparata dalle loro mamme e dopo recitavano il rosario.Nel 1916 fra aprile ed ottobre, i tre ragazzi stupiti, furono testimoni di un fenomeno prodigioso; apparve loro un angelo sfavillante di luce, che si qualificò come l’Angelo della Pace e che li invitò alla preghiera; le apparizioni furono in tutto tre, due volte alla “Loca do Cabeço” e una volta al pozzo nell’orto della casa paterna. Queste apparizioni, narrate da Lucia, vengono classificate come ‘Il ciclo angelico’.