La Pastorale Sociale del Lavoro della diocesi di Campobasso-Bojano prendendo spunto dalla visita in Molise di Papa Francesco ha fatto sapere come il Santo Padre abbia raccolto tutto il grido di dolore che sorge dalle varie aziende in difficoltà, sparse lungo il Molise.
“In particolare – recita la nota stampa – ci siamo sentiti da lui interpretati, poiché le aree interne ed appenniniche, del Sud meno conosciuto, vivono un momento di forte disagio sociale, legato a crisi produttive, che hanno ridotto i posti di lavoro per migliaia di addetti.
La coesione sociale è fortemente minata e la vita di intere comunità, un tempo produttive e vivaci, ora è compromessa dall’assenza di una prospettiva di lavoro e quindi di vita e di dignità. E’ proprio la dignità la parola chiave che papa Bergoglio ha fortemente ripetuto, nei suoi diversi interventi, in sereno ma positivo ascolto delle riflessioni ed appelli che gli sono stati lanciati, sia dal mondo industriale che dal mondo agricolo che dalla viva voce dei giovani.
In Molise dobbiamo far nostro il Patto per il lavoro. E’ il solo modo per rispondere a questo dramma con armonia, mettendo insieme le forze e condividendo, la proposta dal papa tanto sostenuta. Un PATTO PER IL LAVORO, che potrebbe aiutare il territorio a risollevarsi dalle crisi della filiera tessile (ITR di Pettoranello, in periferia di Isernia), della filiera avicola delle carni di pollo per i tanti allevamenti della zona di Bojano e dintorni e per la crisi dell’indotto del metalmeccanico di Venafro. Migliaia di posti di lavoro potrebbero essere ricuperati attraverso un intervento strategico da concordare con il Governo nazionale, utilizzando un accordo di programma, avvalendosi delle norme europee e delle leggi nazionali. Tutte le rappresentanze imprenditoriali e sindacali e amministrative e sociali del Molise spingono ora per la concretezza di questo intervento, perché si possa tornare a sperare.
Come Chiesa locale del Molise, siamo perciò particolarmente vicini ai nostri amministratori, che andranno a Roma e a Roma si incontreranno, mercoledì pomeriggio, presso il Ministero dello Sviluppo, per un primo momento di attuazione di tale patto. Poi, sarà più facile aprire le porte alla firma di tale accordo, con il presidente Renzi, utilizzando i fondi FEG e il Fondo Sviluppo e Coesione. Utilizzando così in modo più preciso e deciso le indicazioni della legge 134/2012, articolo 27.
Restiamo perciò in preghiera, forti nella speranza,per le parole chiare che papa Bergoglio ci ha lanciato, con forza e tono profetico. Con viva condivisione”.