Da anni la ricerca di Susi è basata sui colori dell’acqua, che per definizione è incolore. Dopo averne depositato il marchio ‘Acquastratta’ e dopo tante mostre fotografiche in Italia e all’estero, l’artista ha riprodotto le sue immagini fortemente pittoriche ma naturali, senza cioè intervento di fotoritocco, su tessuti pregiati, quali seta, modal, bamboo. Le immagini fotografiche stampate su foulard, scialli, pareji, sciarpe rappresentano la nuova collezione 2015. A Termoli saranno visibili anche le opere selezionate per la Triennale di Roma, Off Site Art de L’Aquila e Dubai Exhibition Art.
Così il critico d’arte, Daniele Radini Tedeschi, curatore della Triennale di Arti Visive di Roma del 2014 ne ha definito la ricerca artistica:
“Danilo Susi decide di fotografare l’infotografabile, ossia un qualcosa di simile alla scintilla vitale, al seme primigenio, al lampo antico della creazione. L’intera sostanza della vita sembra racchiusa in questo semplicissimo gesto luministico, in questa inezia sublime, in cotale leggerissima gravezza. Tutto si conclude nell’attimo, nel clic e nel tilt, ogni forma di vita è riflesso di un movimento iniziale che, seppur inficiando in secoli di tomistica, ancora si ha incertezza circa il suo dinamico – o statico che sia – cominciamento” (da Tilestetica, ed.G.Mondadori, 2014) .