“Dopo aver accuratamente evitato il confronto con i sindacati, – prosegue Di Meglio – il Governo vuole ora anche spogliare il Parlamento della possibilità di discutere sul futuro della scuola e dei docenti italiani. L’articolo 77 della Costituzione parla chiaro, riservando i decreti del Governo a ‘casi straordinari di necessità e urgenza’: sicuramente regolamentare la carriera degli insegnanti, la loro retribuzione e il loro stato giuridico non può rientrare nella previsione di necessità e urgenza”.
“Lancio, a nome dei docenti italiani, un accorato appello al Capo dello Stato per un suo autorevole e urgente intervento che eviti questo atto di prepotenza sugli insegnanti e sulle istituzioni parlamentari. Inoltre – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – esorto tutti gli insegnanti a mobilitarsi, rivolgendosi direttamente al Presidente”.