Kalena American Football Team, nasce la prima squadra di football americano del Molise

È ormai passato un anno da quando il Kalena American Football Team ha deciso di intraprendere questa strada, diventando la prima squadra di football americano del Molise.

Un’avventura iniziata quasi per scherzo, per divertirsi e passare del tempo con gli amici, si è poi trasformata in qualcosa di più accendendo in ognuno di loro la consapevolezza di poter creare un progetto concreto per il loro futuro e per quello delle prossime generazioni.

Nonostante le varie difficoltà, il 29 febbraio (il giorno che non c’è, nella regione che non esiste) è diventata ufficialmente una società sportiva e da allora sono tante le emozioni e le nuove esperienze vissute.

Il team, che ha già avuto modo di cimentarsi sia in casa che in trasferta, cresce di giorno in giorno migliorando qualitativamente e quantitativamente.

Il restart dopo la pausa estiva è alle porte ed i nostri amici molisani non si faranno attendere con iniziative e progetti.

Il 3 settembre, infatti, parteciperanno al primo convegno nazionale del football americano in Italia che si terrà a Lignano Sabbiadoro: due giornate interamente dedicata allo sport della palla lunga un piede, dove la passione incontra la voglia di crescere insieme, e la possibilità di confrontare le proprie esperienze.

 Tra i numerosi interventi da parte dei diversi relatori, alle 14,15, saranno di scena anche i molisani: nella sezione “Come nasce una società: dai Kalena ai Seamen”; il presidente della squadra casacalendese, Pasquale “Pas” De Filippo (già fondatore del GTeam Gallarate ed attuale Delegato Regione Molise Fidaf) e Marco Mutti, Presidente dei Seamen Milano (ex campioni d’Italia) racconteranno la loro esperienza, mettendo a confronto la nascita del Kalena American Football Team e la ricostituzione, nel 2009, dei Seamen, storica compagine meneghina anni ‘80”. Testimonianze che dimostrano quanto sia davvero importante credere in qualcosa tanto da non farsi abbattere da nulla e da nessuno, e di quanto gli ostacoli, invece, possano rendere una squadra ancora più forte, unita e determinata. Non mancherà, quindi, l’occasione per affrontare i diversi temi, tra cui il concetto di integrazione sociale dal punto di vista del football, una disciplina che prima ancora di essere un progetto sportivo, è di fatto, un progetto sociale.

Sono dovuti i ringraziamenti a Rendall Narciso e tutto lo staff di Assofootball, organizzatrice dell’evento, per la decisione di invitare a testimonianza, sotto i riflettori nazionali, una piccola realtà come quella molisana; alla federazione FIDAF, in particolar modo a Manfredi Leone, Alessandro Zarbo e Fabio Tortosa. E infine, un ringraziamento speciale va al sindaco di Casacalenda Michele Giambarba, che ci ha sostenuti fin dall’inizio.

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