“Padre Bregantini, prima di spararne una delle sue solite, avrebbe fatto bene a riflettere come fanno i vescovi di Termoli, Isernia e Trivento che, alle cannonate preferiscono la preghiera, il silenzio e la misericordia”. Ad affermarlo, in una nota stampa, è la coordinatrice di ‘Noi con Salvini’, Aida Romagnuolo.
“Una rondine non fa primavera – prosegue Romagnuolo – e, quindi, secondo la mia modesta e pacata riflessione, quanto dichiarato da padre Bregantini sulla stampa molisana in merito all’approvazione dello Ius Soli, non mi trova assolutamente d’accordo, anzi, sono totalmente in disaccordo con lui. Se proprio vuole, Padre Bregantini prima di esagerare con le sue cantonate, considerato che egli rappresenta una comunità di cristiani, potrebbe indire un bel referendum e chiedere ai suoi fedeli se sono d’accordo o meno sullo Ius Soli”.
“Questa posizione di alcuni vescovi allineati alla politica di sinistra – ha continuato Romagnuolo – sono l’emblema della sempre più evidente distanza tra la chiesa e il mondo reale, motivo questo che rende sempre di più le chiese deserte. Per i danni che molti vescovi stanno commettendo e tra questi anche Padre Bregantini – prosegue la nota – si ravvisa una forma di autodistruzione dove da una parte notiamo l’avvento dell’islam, ed è facile comprendere del come avverrà, e dall’altra parte l’imbarazzo provato sui tanti casi di pedofilia perpetrati nella chiesa. Dire ‘sì’allo Ius Soli come fa Padre Bregantini adducendo che è un diritto e non un favore, ha proseguito Romagnuolo, è disconoscere il diritto primordiale che vengono prima gli italiani”.
“Personalmente – ha concluso Romagnuolo – amo la chiesa povera di Cristo che sostiene i veri deboli e smaschera i profittatori, amo quella chiesa che non interferisce sulle questioni politiche di uno Stato sovrano come l’Italia, amo una chiesa che non intrallazza con i poteri forti della politica e delle banche, amo quella chiesa dove i parroci non invitano nelle loro omelie come votare il sindaco o come votare al referendum, amo quella chiesa che nel proprio ordinamento giuridico preveda il Ius Soli, cosa che invece non ha la chiesa romana e vaticana”.