“Comprendere come sono state formate le graduatorie dei Comuni ammessi a finanziamento e le procedure utilizzate per la valutazione degli atti presentati. È questo il fine dell’interrogazione che ho presentato in Consiglio regionale riguardante il Piano Operativo ‘Ambiente’ Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020 Sotto-Piano ‘Interventi per la tutela del territorio e delle acque’ e l’avviso finalizzato alla definizione di un Programma di interventi nel settore fognario- depurativo e interventi per l’approvvigionamento idrico”. Così la capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli.
“Nell’ambito del processo di attuazione della riforma dei servizi idrici regionali, infatti, – prosegue la Fanelli – la Regione Molise ha inteso favorire la costruzione di un quadro integrato nel quale, alla implementazione di una più efficace e sostenibile governance istituzionale, si associa il miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture del servizio idrico integrato. A tale scopo si è ritenuto opportuno affrontare la questione dell’efficientamento tecnico delle infrastrutture del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) sull’intero territorio regionale, finalità in linea con i principi propri della normativa europea e nazionale. Per il raggiungimento di quest’ultimo obiettivo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare (MATTM) ha stanziato, a favore della Regione Molise, la somma di € 20.000.000,00 nell’ambito del Piano Operativo ‘Ambiente’ FSC 2014/2020 – Sotto piano ‘Interventi per la tutela del territorio e delle acque’.
L’EGAM si è occupata di vagliare le richieste pervenute dai soggetti attuatori attraverso una puntuale griglia di valutazione riferita ai dati tecnici del biennio 2017-2018″.
“Nell’avviso, tra le altre cose, – spiega ancora la Fanelli – veniva stabilito di assegnare fino ad un massimo di 7 punti a fronte della dimostrazione da parte dell’Ente richiedente di aver dovuto interrompere, nel biennio 2017\2018, il flusso idrico per un periodo complessivo non inferiore a 10 giorni. Precisamente è stato stabilito di indicare il numero delle interruzioni (diurne e notturne) e che le stesse dovevano essere certificate da ordinanze sindacali. Sul punto, numerose perplessità sono state avanzate da diversi Comuni che hanno partecipato all’avviso, in merito alla formazione della graduatoria finale degli ammessi a finanziamento.
Soprattutto per quanto attiene ai fini della valutazione delle domande di finanziamento pervenute, potrebbero essere state prodotte semplici autocertificazioni e\o autocertificazioni e non le ordinanze sindacali richieste dall’avviso. Inoltre, potrebbero non essere stati rispettati i criteri di selezione degli interventi, così come disposti dall’articolo 6 dell’avviso stesso”.
“Per dirimere questi dubbi e comprendere fino in fondo come sia stata formata la graduatoria dei comuni ammessi a finanziamento, ho depositato una interrogazione al Presidente Toma per conoscere l’elenco completo degli enti finanziati; se, ai fini della valutazione delle domande di finanziamento pervenute, siano state prodotte le ordinanze sindacali richieste o se si è attribuito il punteggio su semplici autocertificazioni e\o attestazioni e se queste ultime siano state considerate valide anche per l’assegnazione di altri punteggi; infine, se nel caso siano state valutate autocertificazioni ai fini della formazione della graduatoria, conoscere – conclude la Fanelli – quali sono i comuni che le hanno prodotte”.