“Basti pensare ai Piani relativi alla tutela delle acque e alla qualità dell’aria – prosegue Facciolla – che prevedono, con riguardo all’area venafrana, un’attività di puntuale monitoraggio. Così, il Piano di Tutela delle Acque prevede, per la piana di Venafro, due stazioni di campionamento di acque superficiali dei fiumi Volturno e San Bartolomeo, con frequenza mensile, e ventidue stazioni per le acque sotterranee. I campioni raccolti sono sottoposti ad analisi chimico-fisiche per verificare il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale e la presenza di inquinanti”.
“Il Piano Regionale Integrato per la Qualità dell’Aria Molise (P.R.I.A.Mo), strumento conoscitivo e normativo, avente l’obiettivo di favorire la sostenibilità delle attività umane che influiscono sull’ambiente. Va segnalato – scrive Facciolla – che si è appena conclusa la fase relativa alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) del P.R.I.A.Mo; le osservazioni pervenute, tra le quali rientrano anche quelle trasmesse dalle associazioni presenti sul territorio venafrano, saranno valutate dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Molise, per le successive fasi di approvazione del Piano in questione. Quanto alla paventata dismissione di una delle due centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, presenti nel territorio di Venafro, si precisa che il dispositivo di rilevamento, denominato Venafro1, è ancora presente e funzionante”.
“La stazione Venafro 1, così come stabilito nell’ambito di un incontro svoltosi in Prefettura a Isernia – le parole dell’assessore regionale – a fine anno 2016, andrà a coadiuvare le informazioni rilevate dalla “rete” di monitoraggio; i dati prodotti saranno comunque raccolti, divulgati e utilizzati per valutazioni integrative relativamente a criticità che potrebbero verificarsi, ovvero per consentire la valutazione di efficacia delle misure attuative previste dal Piano”.
“Nell’ambito delle Politiche volte allo sviluppo sostenibile del territorio e alla diminuzione di CO2, si segnala – continua la nota del vice-presidente della Giunta regionale del Molise – l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta, mediante il finanziamento ai Comuni di interventi per l’acquisto di attrezzature, mezzi e predisposizione di centri di raccolta per minimizzare il conferimento in discariche, con l’applicazione di criteri di premialità per le amministrazioni comunali virtuose. Non da ultimo, a testimonianza dell’attenzione rivolta al territorio, l’adesione al bando ministeriale per l’implementazione della mobilità sostenibile, che ha visto finanziato per Venafro l’acquisto di un bus urbano a trazione elettrica”.
“Per quanto attiene le attività produttive autorizzate in AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) – conclude Facciolla – presenti nell’ambito della Piana di Venafro, è opportuno precisare che queste sono state obbligate ad una notevole riduzione dei limiti di emissione in atmosfera rispetto agli stessi limiti previsti dalle normative vigenti, un’importante limitazione dei quantitativi di materiali da utilizzare, nonché la qualità degli stessi. La struttura tecnica dell’Assessorato alla Tutela Ambientale e l’ARPA Molise confermano la disponibilità al confronto sui temi della salvaguardia dell’ambiente, significando, in ogni caso, che è atto di civiltà e di adeguatezza minima delle strutture politico-amministrative conformare i rapporti con i cittadini, attraverso la scelta delle regole condivise. Noi, con l’approvazione dei Piani, lo abbiamo fatto”.