Inquinamento ambientale a Venafro, preoccupazione dei consiglieri PD che denunciano l’innalzamento dei valori registrati dalle centraline ARPA. Tre sforamenti consecutivi del livello di Misurazione del Particolato negli ultimi dieci giorni (PM 10) e un significativo incremento dei livelli di PM 2,5 hanno messo in allarme i cittadini. Nel mese di Novembre la media parziale di PM risulta abbondantemente superiore a quella consentita annualmente. Dopo il periodo primaverile ed estivo, complice certamente anche l’alta pressione e l’inversione termica che si genera con l’arrivo del freddo, i valori tornano sensibilmente a salire.
Non risultano mantenuti gli impegni presi al tavolo istituzionale del trenta gennaio scorso, convocato dal Presidente di Regione Toma e dal Sindaco di Venafro Ricci. In quell’occasione, il Consigliere PD Buono aveva chiesto con forza l’avvio di provvedimenti di monitoraggio della situazione ambientale, attraverso l’installazione di centraline mobili aggiuntive rispetto a quelle fisse attualmente operanti. Si era chiesta inoltre un’analisi qualitativa delle particelle atta a ricollegare l’inquinamento con fattori specifici, il monitoraggio delle PM 0,1, particelle decisamente più nocive per la salute umana, la rilevazione della eventuale presenza di diossine, il monitoraggio di acqua e suolo.
Nel citato tavolo istituzionale l’amministrazione aveva preso l’impegno per l’installazione di tre centraline mobili per un periodo di circa un anno, presidi che avrebbero dovuto anche operare un’analisi qualitativa. Oggi il PD accusa Toma e Ricci per la mancata realizzazione di tale iniziativa. Si chiede inoltre lo stato dell’arte dello studio epidemiologico oggetto di convenzione con il Centro Nazionale delle Ricerche, studio che vedeva il Comune di Venafro Ente capofila. Nel comunicato stampa dei consiglieri PD si chiede inoltre di pubblicare il registro dei tumori, obbligatorio ai fini del raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza e previsto quale parte integrante del citato studio epidemiologico in essere.
Carola Pulvirenti