L’enorme ritardo con cui vengono effettuati i pagamenti degli stati d’avanzamento dei lavori – si legge nella nota stampa – sta mettendo a dura prova il regolare e corretto andamento dei lavori stessi e la sopravvivenza dei tanti studi tecnici che operano nel settore della ricostruzione.
Da anni i professionisti hanno messo a disposizione risorse proprie per consentire la redazione dei progetti esecutivi e l’avvio dei lavori di ricostruzione. In molti casi – prosegue il comunicato stampa – gli stessi tecnici non hanno ricevuto alcun compenso per le prestazioni eseguite o ricevuto compensi ridotti al 30%.
Essi però, nel rispetto delle norme, hanno sempre consentito, con il loro impegno, la chiusura dei lavori ed il rientro nelle proprie abitazioni delle tante famiglie “terremotate” o degli alunni in scuole più sicure, svolgendo con puntuale professionalità, oltre che le proprie funzioni tecniche, azioni di mediazione tra le Istituzioni ed i cittadini “terremotati”.
Nello spirito di una proficua collaborazione con le istituzioni, gli scriventi Ordini Professionali – conclude il comunicato stampa – offrono la propria disponibilità, competenza e conoscenza delle problematiche che attengono alla ricostruzione, affinché la stessa possa proseguire più speditamente, consentendo il definitivo rientro di tutti i cittadini nelle loro legittime abitazioni o nei luoghi di lavoro entro il 2018, data ultima per il completamento di tutti i lavori.