Sono la piaga di ogni estate: gli incendi boschivi che attanagliano l’Italia e il mondo intero. Dopo quello di San Martino in Pensilis, ora un incendio ha interessato la località di Veticone, del comune di Cercemaggiore (CB). Questa volta però è stato identificato il responsabile: un agricoltore che ha dato fuoco a residui di vegetazione nell’intento di ripulire il terreno di sua proprietà.
Immediate le indagini ed i rilievi sul posto
Il tempestivo intervento della pattuglia dei Carabinieri Forestali ha permesso di svolgere, nell’immediatezza, le prime attività di indagine, per accertare l’origine dell’incendio. Attraverso l’analisi delle evidenze fisiche, è stato possibile individuare le cause nonchè raccogliere elementi circa il presunto autore. Dopo una serrata e rapidissima attività, il responsabile è stato individuato e denunciato alla Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo. L’uomo, incurante delle alte temperature e del divieto di abbruciamento di residui vegetali, aveva proceduto alla ripulitura del fondo dalle erbe infestanti, innescando le fiamme che, sfuggite al controllo, avevano coinvolto un bosco di latifoglie e terreni incolti.
Denunciato il responsabile
Nel pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Giuliano del Sannio (CB) hanno deferito alla Autorità Giudiziaria l’uomo, responsabile del incendio sviluppatosi il 24 luglio scorso in località Veticone. L’incendio, che ha coinvolto terreni seminativi ed un contiguo bosco di specie quercine, per una superficie complessiva di circa un ettaro, si è originato dall’accensione di residui vegetali operata dall’agricoltore al fine di ripulire i terreni incolti di sua proprietà. Il fuoco è andato fuori controllo e si è propagato ai terreni limitrofi raggiungendo il contiguo bosco.
Imprudenza e negligenza danneggiano il territorio
Purtroppo ogni anno, a causa dell’imprudenza o della negligenza di qualcuno, vengono danneggiati centinaia di ettari del nostro patrimonio boschivo, mettendo a serio rischio idrogeologico i territori colpiti. I Carabinieri Forestali, chiamati a vigilare sul fenomeno, invitano i cittadini al doveroso rispetto delle norme in materia ed all’adozione di comportamenti prudenti e rispettosi dell’ambiente. Difatti gli incendi possono determinare notevoli danni agli agricoltori ma anche a tutto l’ecosistema locale. I responsabili di tali danni vengono puniti con la reclusione da uno a cinque anni, se a titolo di colpa, o da quattro a dieci anni, se doloso.
Carola Pulvirenti