Approvati dalla Giunta Regionale lo scorso 21 settembre i nuovi criteri per il riparto delle somme destinate alle famiglie a sostegno dei costi per i libri di testo, con un importante elemento di novità per l’anno scolastico in corso.
Infatti, in considerazione delle difficoltà in cui versano le famiglie, alle prese con bilanci sempre più difficili da gestire soprattutto in questo periodo di crisi socio-economica, la Giunta ha innalzato la soglia dell’ISEE degli ammessi a beneficio, prevedendo due distinte fasce di contribuzione e allargando in tal modo la platea degli ammessi.
Possono così presentare istanza le famiglie che presentino un valore ISEE innalzato fino a € 15.748,78.
Le richieste di contributo vanno inviate al Comune di residenza dello studente oppure presso il Comune in cui lo studente frequenta la scuola entro e non oltre il 30 ottobre 2022 secondo gli appositi Bandi comunali; successivamente, gli stessi Comuni sono chiamati a trasmettere alla Regione i modelli riepilogativi con gli elenchi degli studenti ammessi al beneficio entro il 12 novembre 2022.
La Delibera n. 319 del 21 settembre 2022 è pubblicata sul sito istituzionale www.regione.molise.it, Sezione Albo Pretorio.
“Grazie ad alcune economie derivanti dagli anni passati che abbiamo recuperato dalle pieghe del bilancio – le parole del vice presidente dell’esecutivo, Roberto Di Baggio – siamo riusciti a intervenire in maniera più incisiva sui costi a carico delle famiglie legati al diritto dell’istruzione degli studenti, ampliando notevolmente la fascia degli aventi diritto, pur mantenendoci entro i limiti massimi previsti dalla Legge.
Con i nuovi criteri sono state stabilite due fasce di reddito, corrispondenti a diverse misure di sostegno: la Fascia 1 a €10.634,94 come negli anni precedenti a cui è stata aggiunta appunto una seconda, Fascia 2 elevata a €15.748,78 per consentire di soddisfare un numero più elevato di famiglie. In tal modo si interviene in maniera concreta sull’economia familiare, in questo periodo in cui alle difficoltà derivanti dal periodo di post-covid si sono aggiunti gli effetti devastanti della crisi energetica e dell’aumento dei beni di prima necessità, che hanno assottigliato ulteriormente le disponibilità del ceto medio e delle fasce più deboli.
Il diritto all’istruzione è inviolabile, per cui tutte le misure che possono essere attivate per sostenere la scuola e le famiglie devono essere prioritarie e attenzionate, con il massimo impegno e sforzo della politica e della buona amministrazione pubblica.”