“Il problema dell’immigrazione – ha detto Diop nel suo intervento – è di dimensioni ormai allarmanti. Bisogna rispettare popolo italiano e avere maggior cura per i problemi che quotidianamente noi italiani stiamo affrontando. Abbiamo il compito di proteggere le comunità; non preservare, non si tratta di riserve, ma comunità che devono mantenere italianità e la cultura italiana in questo Paese. Se l’Italia oggi è ridotta in queste condizioni è colpa della sinistra. In nome dell’accoglienza si è distrutto il Paese. L’accoglienza va fatta quando si può. Io sono cresciuto qui con una famiglia partita dal Senegal con visti regolari. Gente che lavorava sodo per farsi stimare dalle persone. Oggi invece facciamo credere che sia tutto dovuto e questo pensa chi viene in Italia perciò accade che chiunque raggiunga il nostro suolo si senta in dovere di chiedere qualsiasi cosa. Anche per la loro dignità – aggiunge – è giusto aiutarli nel loro paese, anche perché si tratta di una società che non è la loro. Non è giusto che debbano sempre ringraziare. Oltretutto dovrebbero capire cosa è l’identità italiana; le festività italiane, e non solo quelle, vanno rispettate. Non possiamo accogliere tutti. Facciamo del male alla nostra società. Aiutiamoli a sfruttare le loro materie prime. Non dobbiamo più farli vivere di assistenzialismo. Noi vogliamo che ognuno stia nel proprio paese. Lo Ius soli? Dobbiamo crescere italiani che abbiano cultura italiana, che rispettino l’Italia. Migliaia di culture diverse alla fine – ha concluso Diop – cancelleranno la nostra”.