Il gruppo di lavoro è coordinato dal Presidente Cotugno che in questi mesi ha lavorato con particolare attenzione proprio sulla problematica dei minori stranieri non accompagnati. E alla presenza del presidente della Calre, Raffaele Cattaneo, del coordinatore nazionale dei presidenti delle Assemblee legislative italiane, Franco Iacop, e di diversi esponenti di regioni d’Europa, il presidente Cotugno ha illustrato il documento finale del gruppo di lavoro, teso a sottolineare la necessità di una maggiore attenzione da parte dell’Europa del fenomeno sociale inerente i migranti, e di un impegno serio e concreto nei confronti dei minori non accompagnati.
“E` indubbio che l`integrazione dei minori non accompagnati nel tessuto della società di ciascuno Stato, oltre che a determinare un risparmio in termini economici, comporterà un plusvalore sociale per l`intero Paese” ha affermato Cotugno nella sua relazione introduttiva “Per questo ritengo soddisfacente il compito svolto dal gruppo di lavoro che ho avuto l’onore di coordinare, con la stesura di un documento che è riuscito a coniugare l’interesse superiore del minore, garantendogli l’accoglienza in una famiglia, con l’esigenza di sicurezza sociale e di economicità“.
I minori stranieri non accompagnati che approdano in Italia provengono prevalentemente da Egitto (19,2%), Gambia (12,3%), Albania (9,6%) ed Eritrea (7,8%). La regione italiana che ne accoglie di più è la Sicilia (41,4%), seguita dalla Calabria (7,9%), Emilia Romagna (6,2%) e Lombardia (6,1%). Le strutture di accoglienza italiane sono 1.050, di queste 268 in Sicilia e 111 in Lombardia. I minori irreperibili sono 5.315, prevalentemente egiziani, somali ed eritrei.
“Nella maggioranza dei casi parliamo di minori costretti a vivere in condizioni di degrado drammatiche, costretti a subire ogni sorta di abusi pur di sopravvivere: non è questa l’Europa in cui crediamo” ha sostenuto con decisione il presidente Cotugno “anche l’ordinamento Italiano è privo di uno specifico testo normativo che tratti in modo organico l’accoglienza e la tutela del minore straniero non accompagnato. Tuttavia, proprio in questi giorni, è all’esame del Parlamento una proposta di legge che modifica la normativa vigente sui minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, con l’obiettivo di rafforzare le tutele nei confronti dei minori e garantire un’applicazione uniforme delle norme per l’accoglienza su tutto il territorio nazionale. Con orgoglio abbiamo constatato che la proposta di legge oggi al vaglio del Parlamento” ha annunciato Cotugno “prevede un percorso parallelo a quello ipotizzato dal nostro Gruppo di lavoro. In particolare la proposta di legge all’articolo 12 vuole promuovere l’istituzione di elenchi di tutori volontari presso ogni tribunale ordinario, all’art. 13 istituisce il Sistema nazionale di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati.
Anche il Molise sta facendo la sua parte, ed è pronto ad una sfida ambiziosa” ha annunciato Cotugno “la riqualificazione del villaggio di San Giuliano di Puglia per ospitarvi un centro nazionale di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Una proposta che fa parte del documento finale del gruppo di lavoro e che verrà presentato a fine novembre, a Varese, nell’assemblea della Calre. Nei prossimi 20 anni l’Europa è destinata ad un calo demografico enorme” ha concluso il presidente Cotugno “l’accoglienza potrà essere, se ben gestita, un valore aggiunto al processo di crescita”.
Al termine dell’incontro gli interventi dei Presidenti di varie regioni europee che hanno rafforzato il concetto di maggiore solidarietà da parte dell’Europa e di un piano comune di azione per la delicata condizione dei minori, dando il proprio assenso al documento stilato dal Presidente Cotugno.
Nelle sue conclusioni Cotugno ha ringraziato i relatori, in particolare il procuratore del Tribunale dei Minori di Campobasso, Claudio Di Ruzza e i docenti dell’Unimol, Michele Della Morte e Stefania Giova, per il contributo dato in questi mesi per la stesura del documento finale del gruppo di lavoro che, dopo la ratifica del prossimo 24 novembre a Varese, sarà presentato alla Commissione Europea.