“Insieme al comparto carni italiane dobbiamo utilizzare la campagna dell’Oms in favore della produzione italiana di qualità, per marcare la differenza delle produzioni italiane e puntare sul benessere animale e sull’eccellenza. Le condizioni per fare questo ci sono, considerando tra l’altro che le prospettive alimentari globali non possono che spingere gli occidentali verso un minore consumo di carni e che la dieta mediterranea é la risposta più adeguata ed avanzata per garantire il benessere umano e la sostenibilità delle produzioni agroalimentari”. Lo dicono il senatore dem Roberto Ruta della Commissione agricoltura e la senatrice Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie.
“Il nostro impegno – dicono i due senatori dem – insieme al comparto produttivo delle carni deve puntare a marcare la differenza che rende competitiva già gran parte della nostra filiera. Per aumentare i livelli di qualità delle produzioni di carne, gli animali devono essere allevati nelle migliori condizioni di benessere e nella filiera non devono essere utilizzate sostanze nocive per la salute come antibiotici, ormoni, conservanti. All’Italia conviene combattere la battaglia sulla qualità, puntando sul modello dei prodotti IGP E DOCG, perché può vincerla. Inoltre l’allarme dell’Oms può e deve essere un’occasione per aprire un tavolo a livello europeo sull’alimentazione, proprio a partire dall’Expo e dalla Carta di Milano. Per arrivare ad un chilogrammo di carne servono 15 mila litri di acqua e le produzioni di mangimi occupano un terzo delle aree agricole, sottratte così all’alimentazione umana. Dunque l’aumento della popolazione globale non può che avere come prospettiva un cambio di passo nella dieta di tutti – concludono i due senatori dem – soprattutto tra gli occidentali e in particolare tra gli americani, che sono in assoluto i più ‘carnivori'”.