“Lo sblocco dei fondi per la scuola, 15mila posti di lavoro nella Pubblica amministrazione, 2 miliardi di tasse in meno per le piccole e medie imprese, più potere a Cantone per l’anticorruzione, avvio dell’esame del decreto sulla semplificazione fiscale. Il Consiglio del Ministri ha approvato un pacchetto di interventi importanti, una serie di misure che andranno a incidere in maniera molto positiva sul Paese e sulla ripresa. Con Renzi siamo sulla strada giusta. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto quello che gli italiani ci hanno chiesto: ecco i primi risultati. Impegni mantenuti, avanti con le riforme”. Micaela Fanelli, segretario regionale del Partito Democratico, accoglie con soddisfazione il via libera al pacchetto di norme approvato dal Consiglio dei Ministri, un maxi-provvedimento che rivoluziona la Pubblica Amministrazione e dà un’accelerata concreta al percorso di riforme.
“Abbiamo cominciato una riforma complessiva dell’Italia. Tra i punti più significativi della riforma della PA – spiega il segretario Pd – c’è l’intervento con decreto legge sul ricambio generazionale: questo significa creare 15mila nuovi posti di lavoro”. Il pacchetto di norme approvato dal Cdm prevede anche un forte sostegno alle imprese: “Determina infatti – sottolinea Fanelli – un taglio dei costi per le aziende pari a due miliardi di euro: cioè 2 miliardi di tasse in meno per le piccole e medie imprese. Il decreto prevede la riduzione del 50 per cento del diritto camerale, ossia i diritti annuali che le imprese pagano alle camere di commercio. Significa un bel risparmio per le aziende. E con l’approvazione del taglio del 10% delle bollette energetiche, diamo alle piccole e medie imprese una forte boccata ossigeno e un robusto aiuto per il rilancio”.
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, Fanelli sottolinea l’importanza di aver “sbloccato i fondi che andranno alle scuole”, mentre sulla lotta alla corruzione evidenzia i notevoli passi in avanti: “Benissimo la nomina di Raffaele Cantone, che avrà più uomini e strumenti, a Commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Con il passaggio delle funzioni di controllo sui contratti all’Autorità anticorruzione, andiamo a rafforzare la tutela della trasparenza sugli appalti”.